Il condominio distrutto da un bombardamento russo a Dnipro

È il più grave bombardamento contro la grande città ucraina dall'inizio della guerra: ci sono almeno 29 morti

(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
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Nella giornata di sabato la Russia ha bombardato duramente varie città ucraine, a partire dalla capitale del paese, Kiev. Il bombardamento più devastante, però, è stato a Dnipro, una grande città nella parte centro-orientale del paese, dove le forze russe hanno colpito un grosso condominio di nove piani, facendone crollare un’ampia porzione. Sono state uccise almeno 29 persone, compresa una minore di 15 anni. I feriti sono 73.

Quello di sabato – il giorno del Capodanno ortodosso – è il peggior attacco contro Dnipro da quando è cominciata la guerra a febbraio dell’anno scorso. La città è una delle più grandi dell’Ucraina, e prima dell’invasione russa aveva circa un milione di abitanti. Durante la guerra la città, che si trova relativamente lontana dal fronte, era diventata un rifugio per moltissime persone fuggite dalle zone di guerra come Mariupol occupata dai russi, o le province di Donetsk e Luhansk.

Non è chiaro se il bombardamento contro Dnipro fosse davvero rivolto al condominio. Il grosso attacco di sabato, che ha interessato numerose città, sembra essersi concentrato soprattutto su infrastrutture energetiche, come ormai avviene da molti mesi. È possibile che il condominio sia stato colpito per errore, anche se nel corso della guerra la Russia ha ripetutamente bombardato e distrutto edifici civili, ospedali e scuole.

Su Twitter, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condiviso un video della distruzione. Sono poi circolate varie foto piuttosto impressionanti delle persone trovate sotto le macerie.