È morto l’editore e traduttore Marco Tropea

Marco Tropea nel 2003
Marco Tropea nel 2003 (UniNettuno)

È morto a 81 anni l’editore e traduttore Marco Tropea, fondatore dell’omonima casa editrice che fu in attività dal 1996 al 2014. In precedenza Tropea era stato editor di Mondadori e poi del gruppo Longanesi.

Entrò nel mondo dell’editoria traducendo il romanzo thriller Il giorno dello sciacallo dello scrittore inglese Frederick Forsyth, pubblicato nel 1972; all’epoca suo zio Alberto Tedeschi era il direttore della collana dei Gialli alla Mondadori. Dopo aver lavorato a lungo come editor di narrativa straniera per Mondadori, nel 1989 fondò insieme a Laura Grimaldi la casa editrice Interno Giallo, associata alla Leonardo Editore di Leonardo Mondadori. Quando la casa editrice fu acquistata da Mondadori, tre anni dopo, Tropea andò a lavorare al gruppo Longanesi (oggi GeMS) come coordinatore delle case editrici che ne facevano parte.

Nel 1996 creò quella che portava il suo nome all’interno del gruppo Il Saggiatore di Luca Formenton e Mattia Formenton, nipoti di Arnoldo Mondadori. Tra gli altri, la Marco Tropea Editore pubblicò libri del messicano Paco Ignacio Taibo II, dello spagnolo Arturo Pérez-Reverte e dell’americano Jonathan Lethem. Repubblica ricorda tra i suoi errori editoriali «non aver capito al volo le potenzialità di Paulo Coelho, che aveva letto, primo in Italia, quando era in Longanesi scegliendo di non pubblicarlo» e tra i suoi successi quello di 11 settembre di Noam Chomsky, che vendette 100mila copie in due mesi.