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  • Venerdì 4 novembre 2022

La polemica nel parlamento francese attorno alla frase: «Che torni in Africa»

Un deputato di estrema destra è accusato di averla pronunciata contro un collega nero, ma lui dice che si stava riferendo ad altro

(Grégoire de Fournas/Facebook)
(Grégoire de Fournas/Facebook)

Da giovedì in Francia si sta discutendo di una frase pronunciata in parlamento da Grégoire de Fournas, un deputato del Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. De Fournas è stato accusato di aver gridato «torna in Africa» a un parlamentare nero, ma non è chiaro a chi si riferisse davvero.

Tutto è cominciato giovedì pomeriggio, mentre all’Assemblea Nazionale, la Camera bassa del parlamento francese, era in corso il question time, il momento in cui i parlamentari interrogano i membri del governo su vari temi. Aveva preso la parola Martens Bilongo, deputato francese di origine congolese del partito di sinistra radicale La France Insoumise.

Bilongo stava parlando della situazione delle tre navi delle ong che da giorni sono al largo della Sicilia con a bordo circa mille migranti soccorsi in mare, e a cui il governo italiano sta negando l’attracco. Nello specifico, nel suo intervento Bilongo stava parlando della nave Ocean Viking di Sos Méditerranée, che ha a bordo 234 persone migranti, e stava chiedendo al governo francese di intervenire per accogliere quei migranti in Francia.

A un certo punto Bilongo è stato interrotto da un urlo gridato da Grégoire de Fournas. Dopo alcuni secondi di confusione, i colleghi di partito di Bilongo hanno cominciato a protestare in modo molto agitato accusando de Fournas di aver detto a Bilongo di «tornare in Africa». È intervenuta anche la presidente dell’Assemblea, Yael Braun-Pivet, che ha deciso di sospendere la seduta «a causa della gravità» delle parole di de Fournas e ha convocato immediatamente l’ufficio competente per le sanzioni disciplinari per decidere se punire il deputato del Rassemblement National.

Nel frattempo, mentre nell’Assemblea Nazionale c’era una situazione di caos, de Fournas è rimasto seduto impassibile, come se non capisse l’indignazione dei colleghi. Più tardi, in un’intervista televisiva ha spiegato che nella sua frase non si stava rivolgendo a Bilongo, bensì alla nave di migranti. La frase esatta in francese era «Qu’il retourne en Afrique», «Che torni in Africa», esortazione dove il soggetto è maschile. Secondo chi accusa de Fournas, quella frase si riferiva a Bilongo; secondo Fournas, il soggetto era “le bateau”, che significa “la nave” e che in francese è un sostantivo maschile.

La leader del suo partito, Marine Le Pen, ha difeso de Fournas dicendo che in quella frase non stava chiaramente insultando Bilongo, e che la polemica sarebbe stata creata dai suoi avversari politici in modo pretestuoso. Dal canto loro, i deputati di La France Insoumise hanno continuato a sostenere che quella frase fosse un evidente insulto razzista e hanno chiesto la sospensione di de Fournas.

L’ufficio preposto a decidere le sanzioni si è riunito alle 14.30 di venerdì per esaminare il caso, e nelle prossime ore farà sapere se de Fournas verrà sospeso, se riceverà solo un’ammonizione o se non verrà preso nessun provvedimento nei suoi confronti.

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