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  • Mercoledì 21 settembre 2022

La Danimarca aiuterà economicamente i paesi più colpiti dal cambiamento climatico

Metterà a disposizione 13 milioni di euro per le zone più povere del mondo: è il primo paese dell'ONU a farlo

Sylhet, Bangladesh, 20 giugno 2022 (AP Photo/Mahmud Hossain Opu)
Sylhet, Bangladesh, 20 giugno 2022 (AP Photo/Mahmud Hossain Opu)
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Durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite che si è tenuta martedì a New York, la Danimarca ha annunciato che devolverà 13 milioni di euro ai paesi del mondo che stanno subendo i maggiori danni a causa del cambiamento climatico. Il ministro dello Sviluppo e della Cooperazione, Flemming Møller Mortensen, ha spiegato in un comunicato che la decisione è stata ispirata da una visita fatta la scorsa primavera in alcune zone del Bangladesh pesantemente danneggiate dalle alluvioni.

«È enormemente ingiusto che i paesi del mondo più poveri debbano risentire di più per le conseguenze di un cambiamento climatico che hanno contribuito a creare solo in minima parte» ha detto Mortensen.

Si parla da tempo di creare un fondo per sostenere i paesi più esposti agli eventi climatici estremi, voluto soprattutto dagli attivisti e dai leader dei paesi in questione, tuttavia i paesi più ricchi si erano dimostrati fin qui riluttanti a prendere un impegno simile. La Danimarca è il primo paese membro dell’ONU che si è fatto avanti con una proposta economica concreta: prima lo avevano fatto solo i governi locali della Scozia e della regione belga della Vallonia.

È un primo passo che potrà aiutare solo in parte i paesi più colpiti: le catastrofi naturali causano infatti facilmente danni per miliardi di euro (è stato stimato che ricostruire la devastazione delle disastrose alluvioni in Pakistan costerà circa 10 miliardi di euro).

Il ministero degli Esteri danese ha fatto sapere che una parte degli aiuti, circa 5,4 milioni di euro, sarà destinata a istituire una collaborazione con le società locali per gestire le perdite e i danni. Altri soldi serviranno invece per contribuire alla negoziazione per ricevere altri fondi, che si aprirà durante la prossima conferenza per il cambiamento climatico a Sharm el Sheikh, in Egitto, a novembre.

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