Emergency ha annunciato di aver comprato una nave per soccorrere i migranti nel mar Mediterraneo

La nave Life Support acquistata da Emergency (ufficio stampa Emergency)
La nave Life Support acquistata da Emergency (ufficio stampa Emergency)

Emergency, una delle più importanti organizzazioni non governative (ong) del mondo, ha annunciato di aver comprato una nave per soccorrere le persone migranti che rischiano la vita attraversando il mar Mediterraneo. La nave si chiama Life Support ed è attraccata al porto di Genova per lavori in vista delle prime missioni che inizieranno nei prossimi mesi.

Life Support è lunga 51,3 metri, larga 12 metri e pesa 1.346 tonnellate. Può accogliere fino a 175 persone oltre al personale di bordo. Lo staff dell’ong a bordo della nave sarà composto da un coordinatore, un medico, infermieri, mediatori, soccorritori e personale dedicato alla logistica. Un ponte di circa 250 metri quadri della nave è stato allestito da Emergency come punto di ricovero e accoglienza delle persone soccorse: è stato completamente coperto e ospiterà un ambulatorio medico, servizi igienici aggiuntivi e posti letto.

«A un anno dalla perdita di Gino, siamo pronti a dare vita a questo nuovo progetto», ha detto Pietro Parrino, direttore del Field Operations Department, riferendosi a Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, morto il 13 agosto 2021 a 73 anni. «La Life Support realizza un progetto a lungo voluto e pensato insieme a Gino per supportare chi soffre e rappresentare chi ritiene non si possa stare a guardare. L’attività di ricerca e salvataggio in mare da parte delle ong è un argomento spesso divisivo ma salvare vite non può essere divisivo, mai. Questo è il nostro punto di partenza, anche questa volta».

Emergency ha già partecipato ad attività di ricerca e soccorso promosse da altre organizzazioni nel Mediterraneo: nel 2016 ha garantito assistenza medica e mediazione culturale sulla nave Topaz Responder dell’associazione MOAS (Migrant Offshore Aid Station). Nell’estate del 2019 è iniziata la collaborazione con la ong spagnola Proactiva Open Arms a bordo dell’omonima nave. Le missioni insieme a Open Arms sono proseguite fino al marzo 2022 per un totale di duemila soccorsi in mare.