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  • Venerdì 26 agosto 2022

Le elezioni in Angola sono state vinte dal solito partito

Il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola, che governa dal 1975, anche se stavolta sembrava che le cose potessero cambiare

Il presidente uscente João Lourenço (Adrian Dennis - Pool/ Getty Images)
Il presidente uscente João Lourenço (Adrian Dennis - Pool/ Getty Images)
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Il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola (MPLA), il partito di centrosinistra che governa ininterrottamente l’Angola dal 1975, ha rivendicato la vittoria nelle elezioni con cui mercoledì si votava per scegliere il nuovo presidente e rinnovare il parlamento unicamerale del paese. La commissione elettorale del paese ha fatto sapere che, col 97 per cento delle schede scrutinate, l’MPLA ha ottenuto il 51 per cento dei voti: l’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola (UNITA), di centrodestra, sua storica rivale, si è fermata al 44,5 per cento, nonostante negli ultimi tempi avesse aumentato così tanto i consensi che in molti avevano ipotizzato un risultato diverso.

L’Angola è un paese di circa 33 milioni di abitanti e si trova nell’Africa meridionale. L’attuale sistema elettorale del paese prevede che il presidente e il vicepresidente del partito che ottiene più voti diventino automaticamente presidente e vicepresidente del paese: questo significa che il presidente uscente João Lourenço, leader dell’MPLA, verrà rieletto per un secondo mandato della durata di cinque anni.

Alle elezioni di mercoledì si erano presentati otto partiti, ma le attenzioni si sono concentrate soprattutto su MPLA e UNITA, gli unici due che potessero contendersi davvero la vittoria. Fin dall’indipendenza dal Portogallo, l’MPLA aveva governato in maniera piuttosto indisturbata per quasi cinquant’anni, vincendo senza troppe difficoltà tutte le elezioni, benché perdendo progressivamente consensi.

Negli ultimi anni l’UNITA aveva puntato molto sul malcontento generale, legato in particolare alla crisi economica in corso nel paese, per aumentare i propri consensi, ottenendo un sostegno tale che secondo diversi analisti avrebbe potuto vincere le elezioni. Adalberto Costa Júnior, leader di UNITA, ha comunque contestato le operazioni di conteggio delle schede.

Tra il 1975 e il 2002 l’MPLA e l’UNITA si scontrarono in un lungo conflitto in cui furono coinvolti anche altri paesi, soprattutto durante la Guerra Fredda: l’Unione Sovietica e Cuba a sostegno dell’MPLA da un lato, e gli Stati Uniti e il Sudafrica a sostegno dell’UNITA dall’altro. Il conflitto terminò formalmente con un accordo di pace nel 1991, ma continuò in modo intermittente fino al 2002.

– Leggi anche: Le elezioni più contese in Angola dal momento dell’indipendenza