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  • Martedì 23 agosto 2022

Le polemiche per la gara di go-kart nel secondo carcere più grande di Francia

Si era svolta a luglio ma se ne discute solo da pochi giorni, per via di un video: il ministro della Giustizia dice di non averla autorizzata

Un'immagine dei detenuti in go-kart nella prigione di Fresnes, diffusa su YouTube dal canale di news Konbini
Un'immagine dei detenuti in go-kart nella prigione di Fresnes, diffusa su YouTube dal canale di news Konbini
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Da alcuni giorni in Francia il ministro della Giustizia Éric Dupond-Moretti è al centro di una grossa polemica a causa della pubblicazione di un video che mostra i detenuti e le guardie del secondo più grande carcere francese che si divertono in una gara di go-kart organizzata nel cortile della prigione. Il carcere si trova nella città di Fresnes, nell’Île-de-France, la regione dove è anche Parigi.

La gara era stata organizzata lo scorso 27 luglio da Djibril Dramé, artista visuale che aveva già allestito altri eventi simili nella città di Fresnes, tra cui, lo scorso giugno, una competizione sportiva tra poliziotti e alcuni giovani abitanti della città. Del fatto che quel giorno si fosse svolta una gara di go-kart nel carcere si sapeva da subito, tanto che allora il direttore del carcere di Fresnes, Jimmy Delliste, aveva pubblicamente ringraziato Dramé descrivendo l’evento come un «momento di condivisione fraterna».

Le polemiche sono iniziate però solo di recente, dopo che venerdì 19 agosto Dramé aveva pubblicato sul suo canale YouTube un video della gara. Il video, che successivamente Dramé ha rimosso, durava 25 minuti e spiegava che la gara faceva parte di un evento organizzato in carcere e ispirato a un reality show francese.

Sembra che l’evento fosse stato autorizzato dal ministero della Giustizia, ma Dupond-Moretti ha detto di non saperne nulla e ha avviato un’indagine al riguardo. Dopo la diffusione del video, Dupond-Moretti ha definito le immagini «scioccanti» e ha aggiunto che il contrasto alla recidiva dei detenuti va attuato con percorsi di reinserimento nella società «ma certamente non con le gare di go-kart».

Il quotidiano francese Le Figaro scrive di aver ottenuto informazioni che confermerebbero che la competizione di go-kart era stata approvata, oltre che dalla dirigenza del carcere, «dai più alti livelli» del ministero della Giustizia. Non solo: secondo Le Figaro il ministero avrebbe approvato la stessa pubblicazione del video su YouTube, come confermato all’emittente francese BFM TV da uno degli autori del video, Enzo Angelo Santo, che ha detto: «era stato tutto approvato: non saremmo mai andati contro il volere del ministero della Giustizia».

I funzionari del ministero della Giustizia hanno invece sostenuto che quanto avevano autorizzato era un evento sportivo dedicato ai detenuti in cui erano previste alcune non meglio identificate «competizioni e salti con la corda», ma certamente non le gare di go-kart.

Le critiche più dure sono arrivate dagli oppositori politici di destra del governo del presidente Emmanuel Macron. «Le nostre carceri non sono centri vacanze in cui prigionieri e guardie fanno amicizia», ha detto a BFM TV Éric Ciotti, del partito di destra Les Républicains (LR), che ha accusato il ministro Dupond-Moretti di essere un ipocrita e ha detto di non credere alla sua versione dei fatti. Ciotti ha aggiunto che le immagini contenute nel video offendono tutte le vittime dei crimini per cui i detenuti sono stati rinchiusi a Fresnes. Sono arrivate molte critiche anche e soprattutto dai sostenitori di estrema destra di Éric Zemmour.

Un funzionario del carcere ha risposto alle critiche dicendo che nessuno dei detenuti che aveva partecipato alla gara era stato condannato per reati gravi e che l’evento non era stato organizzato con fondi pubblici. Djibril Dramé, l’organizzatore dell’evento, ha invece diffuso un comunicato in cui ha detto di aver appreso solo dopo l’evento che uno dei partecipanti aveva gravi precedenti penali. In tutto questo Emmanuel Baudin, segretario generale del sindacato dei lavoratori delle carceri, ha chiesto che Delliste, il direttore del carcere di Fresnes, venga rimosso dal suo incarico.

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