• Sport
  • Mercoledì 10 agosto 2022

È un pessimo periodo per Cristiano Ronaldo

Si è presentato all’inizio della stagione fuori forma e in rotta con il Manchester United, che vuole tenerlo nonostante lui spinga per andarsene

 (Michael Regan/Getty Images)
(Michael Regan/Getty Images)
Caricamento player

Per oltre un decennio i due calciatori riconosciuti come i migliori della loro epoca, Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, si sono spartiti le vittorie più importanti e tanti record che rimarranno imbattuti per chissà quanto ancora. I tempi migliori però sono passati per entrambi e ora Messi e Ronaldo, rispettivamente a 35 e 37 anni, stanno affrontando a turno le difficoltà degli ultimi anni di carriera.

L’anno scorso toccò a Messi gestire un complicato quanto inaspettato trasferimento dal Barcellona, la squadra nella quale era cresciuto e che si pensava non avrebbe mai lasciato. La sua prima stagione al Paris Saint-Germain è stata la più anonima della sua carriera, nonostante la vittoria del campionato francese. In quella che è iniziata da poco, tuttavia, ha esordito segnando due gol, tra cui il suo primo in rovesciata. C’è inoltre grande attesa di vederlo ai Mondiali, dove l’Argentina è tra le grandi favorite: sarà la sua ultima possibilità di vincere la Coppa del Mondo.

Con Messi sistemato a Parigi, ora è Cristiano Ronaldo a dover trovare una soluzione per il proseguimento della sua carriera. La scorsa estate aveva lasciato la Juventus ed era tornato al Manchester United, la squadra con la quale si era affermato nel calcio europeo quasi vent’anni fa, che oggi però è in piena crisi di identità: sesto nella passata stagione — quindi fuori dalla Champions League — lo United non riesce a trovare il modo di rilanciarsi e tornare al livello delle migliori squadre d’Inghilterra (al momento City e Liverpool).

Erik ten Hag a bordo campo all’Old Trafford di Manchester (Jan Kruger/Getty Images)

Nonostante i 18 gol segnati la scorsa stagione, si sa che Ronaldo sta cercando da mesi di lasciare lo United per una squadra più pronta e competitiva, e che giochi la Champions League, il torneo che ha vinto cinque volte e di cui detiene i record più significativi, che vuole migliorare ancora. Per un giocatore della sua caratura, tuttavia, non è facile trovare una squadra che possa permetterselo, e in più lo United non vuole cedere così facilmente il suo miglior centravanti, che in questo momento non ha sostituti.

Ne è nata una disputa e Ronaldo — che ha un contratto fino al 2023 con opzione di rinnovo per un altro anno — ha cercato di forzare la cessione saltando le prime settimane di preparazione, e la tournée estiva in Asia e in Australia, per non meglio specificati «motivi familiari». La squadra lo ha aspettato e lui si è fatto vivo verso fine luglio, a pochi giorni dall’inizio del campionato.

Nell’ultima domenica di luglio aveva giocato la sua prima partita amichevole da titolare, venendo poi sostituito poco prima dell’intervallo. Solo che invece di restare con la squadra, Ronaldo aveva lasciato lo stadio, irritando il nuovo allenatore olandese Erik ten Hag, che aveva detto alla stampa: «Non lascio passare quello che è successo, siamo una squadra e doveva restare con noi fino alla fine. Non è stato l’unico giocatore ad andarsene dopo l’intervallo, lo ritengo un gesto inaccettabile, per tutti».

La panchina del Manchester United alla prima di campionato (Catherine Ivill/Getty Images)

Si è arrivati quindi alla prima partita di campionato con Ronaldo fuori forma e ancora in rotta con la società, fatto entrare a secondo tempo iniziato nella sconfitta per 2-1 subita in casa contro il Brighton Albion, avversario ampiamente alla portata. Il risultato ha alimentato le critiche nei confronti di tutti, società e Ronaldo compresi, a cui ora si chiede di risolvere questa situazione.

Per lo United questa vicenda rischia di compromettere almeno l’inizio della stagione, dato che dei due centravanti che ha, il titolare vuole andare via e l’altro, Anthony Martial, è rientrato da un prestito al Siviglia nella passata stagione — perché a Manchester non stava funzionando granché — e attualmente è infortunato.

Per questi motivi negli ultimi giorni la dirigenza avrebbe cercato di metterci una pezza trattando anche per il centravanti del Bologna Marko Arnautovic, trentatreenne che giocò sei stagioni in Premier League prima di andare in Cina nel 2019. Questa trattativa non sembra essere piaciuta all’ambiente e alla tifoseria, e le reazioni generali sono state riassunte dalla risposta data dall’ex capitano Gary Neville alla televisione inglese: «Non ho commenti da fare, anzi. Posso commentare qualsiasi cosa tranne il Manchester United che compra Marko Arnautovic».

– Leggi anche: Le scommesse rischiose del Barcellona