Cosa c’è nel decreto legge “Aiuti bis”

Prevede nuove risorse per contrastare l'aumento del costo dell'energia e la siccità, e misure come l'aumento del bonus psicologo

Mario Draghi con il ministro dell'Economia Daniele Franco, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli (ANSA/ANGELO CARCONI)
Mario Draghi con il ministro dell'Economia Daniele Franco, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli (ANSA/ANGELO CARCONI)
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Giovedì sera il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto legge “Aiuti bis”, dopo lunghe discussioni e modifiche al testo. Nella conferenza stampa con cui è stata annunciato il decreto, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che prevede un intervento da «15 miliardi, più altri circa due di misure aggiuntive», per un totale quindi di «17 miliardi da aggiungere ai circa 35 miliardi» delle leggi già approvate in precedenza.

Il dl “Aiuti bis”, che prende il nome da una misura simile approvata tre mesi fa dal governo, entrerà in vigore a breve, quando verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e poi verrà presentato al Parlamento per essere convertito in legge. Prevede tra le altre cose l’aumento delle risorse per contrastare gli aumenti del prezzo dell’energia, l’aumento dei fondi per il bonus psicologo e l’estensione di una serie di misure: dal bonus di 200 euro per lavoratori e pensionati al taglio del cuneo fiscale.

Per quanto riguarda il costo dell’energia, il decreto prevede di rafforzare il bonus sociale per l’energia elettrica e per il gas anche per il quarto trimestre del 2022 e sospende le «modifiche unilaterali dei contratti di fornitura». Inoltre verranno azzerati gli oneri generali di sistema (cioè costi di interesse generale, come per esempio il sostegno alle fonti rinnovabili) nelle bollette dell’energia elettrica anche nel quarto trimestre. Verrà anche ridotta l’IVA sul gas metano, sia per gli usi civili che industriali, e prorogata la riduzione di 25 centesimi al litro delle accise sui carburanti fino al prossimo 20 settembre.

Come forme di sostegno al lavoro e ai redditi, il decreto prevede principalmente due misure: un piccolo aumento delle pensioni previsto per gennaio verrà anticipato di tre mesi e scatterà il prossimo ottobre (l’aumento sarà del 2 per cento e riguarderà le pensioni fino a 2.692 euro lordi); per i redditi fino a 35.000 euro ci sarà un nuovo taglio del cuneo fiscale (cioè una riduzione delle imposte sul lavoro) rispetto a quello previsto dall’ultima legge di bilancio, che sarà valido fino al 31 dicembre. Infine verrà esteso il bonus di 200 euro ai lavoratori che precedentemente non ne avevano diritto.

Vista la prolungata siccità, il governo ha stanziato risorse per le imprese agricole più colpite e ha introdotto la possibilità per la Protezione civile di dichiarare in anticipo lo stato di emergenza. Nel comunicato con cui ha annunciato l’approvazione del decreto, il governo ha anche scritto che «si accelerano gli affidamenti del servizio idrico integrato».

Il decreto “Aiuti bis” prevede anche l’aumento dei fondi a disposizione del bonus psicologo, per il quale è arrivato un gran numero di domande. Lo stanziamento per finanziare il bonus passa quindi da 10 milioni di euro a 15.

Infine il decreto prevede un sostegno al settore siderurgico, in particolare allo stabilimento ex Ilva. La misura era attesa da tempo, e secondo alcuni giornali nel testo finale Invitalia, società controllata dal ministero dell’Economia e attualmente proprietaria dell’ex Ilva, è autorizzata a «sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi».