Amazon vuole diventare anche il nostro medico

Ha comprato una grande catena di cliniche private americane, nel tentativo di espandersi anche nell'assistenza sanitaria

(AP Photo/Mark Lennihan)
(AP Photo/Mark Lennihan)
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Giovedì Amazon ha annunciato di aver comprato per 3,9 miliardi di dollari (circa 3,8 miliardi di euro) One Medical, una grande catena di cliniche private americane. Per Amazon, che è la più grande società di e-commerce al mondo, è un enorme investimento nella sanità, un settore che nei prossimi anni potrebbe diventare sempre più importante per l’azienda di Jeff Bezos per diversificare le proprie operazioni.

L’acquisizione è tanto più rilevante se si considera che è la terza per valore economico nella storia di Amazon: le sole due acquisizioni più costose erano state quella della catena di supermercati Whole Foods nel 2017 (per 13,7 miliardi di dollari) e quella dell’azienda di produzione cinematografica MGM nel 2021 (per 8,4 miliardi di dollari).

One Medical, che ha sede a San Francisco (California), gestisce 188 cliniche in tutti gli Stati Uniti, prevalentemente nelle città più grandi e popolose, e ha un servizio in abbonamento che permette ai pazienti di ricevere assistenza di persona o a distanza attraverso una piattaforma per dispositivi mobili (quella che in gergo tecnico si chiama telemedicina).

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Proprio grazie a questo servizio di assistenza sanitaria in remoto, negli ultimi anni di pandemia One Medical è diventata molto popolare negli Stati Uniti, e oggi la piattaforma conta 767mila iscritti. Nei mesi scorsi diversi giornali e analisti del settore ne avevano parlato come della «Netflix dell’assistenza sanitaria» dato che, come per il servizio di streaming, per un prezzo fisso si possono prenotare appuntamenti in modo rapido, avere consulenze online e ricevere prescrizioni mediche in poco tempo (l’abbonamento a One Medical costa 199 dollari all’anno).

Per il momento Amazon non ha fatto sapere cosa intenda fare con One Medical, se mantenere il servizio indipendente o se integrarlo nel proprio sito e nell’abbonamento Prime (quello che permette, tra le altre cose, di ricevere i prodotti acquistati senza pagare le spese di spedizione).

L’acquisizione di One Medical è l’ennesimo passo fatto negli ultimi anni per entrare nel settore dell’assistenza sanitaria, e molto probabilmente contribuirà a un’ulteriore espansione in questo senso. Nel 2018 Amazon aveva comprato PillPack, una delle più grandi farmacie online degli Stati Uniti, che aveva poi integrato nel proprio sito nel 2020, lanciando il servizio di vendita di farmaci Amazon Pharmacy (per ora disponibile solo negli Stati Uniti). Durante la pandemia aveva prodotto un proprio test per il coronavirus e nel 2020 aveva anche introdotto una piattaforma informatica riservata ai propri dipendenti statunitensi per ricevere assistenza medica a distanza, chiamata Amazon Care.

Neil Lindsay, vice presidente di Amazon Health Services, ha commentato l’acquisizione di One Medical dicendo che «riteniamo che l’assistenza sanitaria sia in cima alla lista delle esperienze che devono essere reinventate. Si deve prenotare un appuntamento, aspettare settimane o addirittura mesi per essere visitati, prendersi una pausa dal lavoro, guidare verso una clinica, trovare un parcheggio, aspettare in sala d’attesa, essere visitati in uno studio medico per pochi frettolosi minuti, e infine fare un altro viaggio verso una farmacia: vediamo molte opportunità sia per migliorare la qualità di questa esperienza sia per restituire alle persone tempo prezioso delle loro giornate».

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