• Mondo
  • Mercoledì 20 luglio 2022

Per una volta è stato Putin a dover aspettare in piedi, davanti ai giornalisti, imbarazzato

A farsi attendere per circa 50 secondi è stato il presidente turco Erdogan, usando una tattica molto cara proprio al leader russo

Un fermo immagine del video che mostra Putin mentre aspetta Erdogan
Un fermo immagine del video che mostra Putin mentre aspetta Erdogan
Caricamento player

Martedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lasciato il suo omologo russo Vladimir Putin ad attenderlo per quasi un minuto, da solo davanti ai giornalisti e in un silenzio estremamente imbarazzante, prima dell’inizio di una conferenza stampa a cui Erdogan è arrivato in ritardo. La scena di Putin in attesa, irritato e a disagio, è stata molto commentata, e secondo vari analisti è probabile che Erdogan abbia fatto aspettare Putin apposta: è una cosa che lo stesso presidente russo aveva fatto più volte in passato.

Erdogan martedì ha partecipato con Putin a una riunione in Iran in cui c’era anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Era un’occasione notevole, uno dei pochissimi viaggi di Putin all’estero da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e il primo incontro di persona con un leader della NATO come il presidente turco. Dopo i lavori, era previsto un incontro tra Erdogan e Putin, davanti ai giornalisti: Putin è entrato nella stanza, aspettandosi che Erdogan sarebbe entrato dal lato opposto, ma Erdogan non c’era.

A quel punto Putin è rimasto fermo ad aspettare, in piedi e con le mani giunte davanti a sé, per quasi un minuto. Molto imbarazzato, è stato fotografato e filmato dai giornalisti presenti mentre si dondolava da un piede all’altro e si succhiava l’interno delle guance, guardando la porta da cui sarebbe dovuto entrare Erdogan con una certa esasperazione. Dopo 50 secondi molto lunghi, Erdogan è entrato e l’incontro tra i due è proseguito come da programma.

Secondo vari osservatori, Erdogan ha fatto aspettare Putin apposta.

La ragione più immediata sarebbe che il presidente turco si è preso una piccola vendetta per una simile umiliazione subita da Putin nel marzo del 2020, a parti invertite: Erdogan e una fitta delegazione di ministri turchi si trovavano a Mosca, al palazzo del Cremlino, per incontrare Putin: il gruppo fu fatto aspettare in anticamera per più di due minuti, tanto che alla fine Erdogan, stanco di stare in piedi, si sedette.

Putin è piuttosto celebre per questo genere di tattiche. In particolare, presentarsi in ritardo a incontri importanti, benché sia un espediente di fatto infantile, è uno dei tratti caratteristici del presidente russo, che spesso fa aspettare gli interlocutori per dimostrare il proprio potere.

Nel 2003, pochi anni dopo il suo insediamento, Putin fece aspettare per un quarto d’ora la regina Elisabetta, e nel 2015 arrivò con un’ora di ritardo a un incontro con Papa Francesco in Vaticano. Nel 2018, fece aspettare per tre quarti d’ora l’allora presidente americano Donald Trump, e circolano vari racconti di ritardi ancora più eccessivi, come quando la cancelliera tedesca Angela Merkel fu lasciata ad aspettare per più di quattro ore, secondo una ricostruzione di Radio Free Europe.

Per Putin presentarsi in ritardo – e soprattutto: far attendere il proprio interlocutore, in maniere spesso pubbliche e imbarazzanti – è un modo per dimostrare potere e superiorità. Come hanno notato alcuni dopo che questa tattica gli si è ritorta contro, è possibile che Erdogan lo abbia fatto aspettare non soltanto per prendersi una piccola vendetta personale, ma anche per sottolineare il suo isolamento e la sua debolezza, ora che la Russia è colpita da sanzioni e altri provvedimenti negativi a causa della guerra in Ucraina.