Per la prima volta nella storia tre donne sono state nominate nel dicastero per i vescovi, l’organo che seleziona i nuovi vescovi della Chiesa cattolica

Le tre donne nominate da Papa Francesco nel dicastero dei vescovi: da sinistra, le suore Raffaella Petrini e Yvonne Reungoat, e Maria Lia Zervino (ANSA/ VATICAN MEDIA)
Le tre donne nominate da Papa Francesco nel dicastero dei vescovi: da sinistra, le suore Raffaella Petrini e Yvonne Reungoat, e Maria Lia Zervino (ANSA/ VATICAN MEDIA)

Mercoledì Papa Francesco ha nominato tre donne nel dicastero per i vescovi, l’organo della curia romana che si occupa della nomina e dei criteri di scelta dei nuovi vescovi della Chiesa cattolica nel mondo: è la prima volta nella storia del Vaticano che viene dato potere decisionale alle donne nella nomina dei vescovi (che sono tutti uomini). La nomina era prevista: Papa Francesco aveva detto di voler nominare delle donne nel dicastero lo scorso giugno, in un’intervista a Reuters.

Le tre donne sono due suore e una donna laica. Le suore sono Raffaella Petrini, francescana e segretaria generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, l’organo che esercita il potere esecutivo in Vaticano, e Yvonne Reungoat, presidente dell’USMI, l’Unione Superiore Maggiori d’Italia, organo di riferimento e coordinamento per gli Istituti religiosi femminili operanti in Italia. La donna laica è Maria Lia Zervino, Presidente dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche.