L’esercito degli Stati Uniti ha detto di aver ucciso il leader dello Stato Islamico in Siria, Maher al Agal

(Andy Dunaway/USAF via Getty Images)
(Andy Dunaway/USAF via Getty Images)

Martedì il Centcom – il comando centrale dell’esercito statunitense responsabile delle operazioni in Medio Oriente, Nord Africa e Asia Centrale – ha detto di aver ucciso il leader dello Stato Islamico (o ISIS) in Siria, Maher al Agal, in un attacco con un drone a Jindaryis, nel nordovest della Siria. Nell’attacco sarebbe stato gravemente ferito anche un altro importante funzionario dello Stato Islamico. Secondo il Centcom non ci sono state vittime civili. Su al Agal non ci sono molte informazioni disponibili: secondo le autorità statunitensi era uno dei cinque capi dello Stato Islamico più influenti in Iraq e Siria, dove l’organizzazione terroristica sta cercando di riorganizzarsi dopo avere perso quasi tutti i territori che aveva conquistato fra 2014 e 2015.

A metà giugno l’esercito statunitense aveva catturato Hani Ahmed Al-Kurdi, considerato il leader dello Stato Islamico nella città siriana di Raqqa, che per anni è stata considerata la capitale siriana dell’organizzazione terroristica.