Le condanne nel secondo processo di appello per la strage di Viareggio

Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, è stato condannato a 5 anni di carcere

(Mauro Scrobogna /LaPresse)
(Mauro Scrobogna /LaPresse)
Caricamento player

Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, è stato condannato a 5 anni di carcere nel secondo processo di appello per la strage di Viareggio, avvenuta nel 2009 e in cui morirono 33 persone. I reati di cui era accusato erano disastro ferroviario colposo, incendio colposo e lesioni colpose. Nel processo erano imputate anche altre 15 persone, tra cui l’ex direttore di Cargo Trenitalia, Mario Castaldo, e l’ex amministratore di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia, condannati rispettivamente a 4 anni e 4 anni e 2 mesi.

Il secondo processo di appello era stato ordinato dalla Corte di Cassazione a gennaio del 2021 per rideterminare le pene degli imputati: secondo la Cassazione andava esclusa l’aggravante di violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, decisione che ha fatto andare in prescrizione le accuse di omicidio colposo di tutti gli imputati a esclusione di Moretti. Nel primo processo di appello, infatti, Moretti aveva rinunciato all’uso della prescrizione per quel reato, e la Corte aveva stabilito che chiarisse la sua posizione. In questo secondo processo non ha rinunciato alla prescrizione. Nel primo processo Moretti era stato condannato a 7 anni.

La strage avvenne la sera del 29 giugno 2009, quando un treno merci deragliò poco dopo aver superato la stazione di Viareggio, in Toscana. Il treno merci trasportava GPL, cioè gas di petrolio liquefatto, che fuoriuscì da uno dei carri cisterna del treno causando un incendio e l’esplosione di tre palazzine adiacenti alla stazione. Tra le cause individuate per l’incidente c’era il cedimento di un asse del vagone uscito dai binari.

A causa dell’incidente 11 persone morirono subito per le ustioni o per il crollo degli edifici, mentre altre 20 morirono in ospedale nelle settimane e nei mesi successivi. Due persone anziane, Angela Monelli e Italo Ferrari, morirono di infarto, probabilmente per lo spavento dovuto alla forte esplosione.

– Leggi anche: Cosa fu la strage di Viareggio