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  • Martedì 14 giugno 2022

Golden State è a una vittoria dal titolo NBA

Steph Curry ha giocato così così, ma i Warriors sono comunque riusciti a battere i Boston Celtics 104-94: nella notte tra giovedì e venerdì ci sarà gara-6

Andrew Wiggins in gara 5 delle finali NBA (Ezra Shaw/Getty Images)
Andrew Wiggins in gara 5 delle finali NBA (Ezra Shaw/Getty Images)
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Nella notte a San Francisco si è giocata gara 5 delle finali dei playoff di basket NBA tra Golden State Warriors e Boston Celtics. La partita è stata vinta 104-94 da Golden State, che si è portata così portati sul 3-2 nella serie e ora è a una sola vittoria dal titolo NBA (sarebbe il quarto in sei finali disputate negli ultimi otto anni). La sesta gara si giocherà a Boston nella notte italiana tra giovedì e venerdì e potrà essere decisiva.

La partita è stata controllata per quasi tutti i 48 minuti da Golden State, che aveva concluso il primo tempo in vantaggio di 12 punti. Nel terzo quarto Boston si era avvicinata, prima di accumulare un nuovo svantaggio nell’ultimo quarto.

La notizia della nottata è stata la gran partita del canadese Andrew Wiggins, che era arrivato a Golden State nel 2020 tra lo scetticismo di molti. Wiggins, che comunque ha giocato ad alti livelli praticamente tutte le partite dei playoff, ha chiuso la gara con 26 punti, 13 rimbalzi e due assist, segnando tra le altre cose un importante canestro a poco più di due minuti dalla fine, con una gran schiacciata.

Ha giocato in maniera meno brillante delle precedenti quattro gare Steph Curry, che si è fermato a 16 punti e nessun canestro da tre punti dopo 233 partite consecutive con almeno una tripla realizzata. Curry aveva giocato un’incredibile gara 4 ed è considerato il favorito per vincere il titolo di miglior giocatore delle finali: sarebbe il primo della sua carriera.

Sia Golden State che Boston non erano considerate tra le favorite a vincere il titolo prima dell’inizio del campionato.

Nella Eastern Conference c’erano altre squadre che sembravano partire con maggiore vantaggio, come i Brooklyn Nets e i Milwaukee Bucks, che però a causa di prestazioni inaspettate in negativo (i Nets) e qualche infortunio (i Bucks, vincitori del titolo lo scorso anno), erano stati eliminati proprio da Boston nel primo e nel secondo turno dei playoff. I Warriors, dopo aver vinto due titoli consecutivi, avevano invece perso in finale tre anni fa contro i Toronto Raptors, quando si erano infortunati gravemente sia Kevin Durant (oggi ai Nets) sia Klay Thompson. Molti avevano considerato finito il ciclo dei Warriors, che però negli ultimi anni sono riusciti a ricostruire e riorganizzarsi, riuscendo ad assemblare una squadra con i campioni dei precedenti tre titoli insieme ad altri nuovi arrivati.

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