Sta per cominciare l’assedio di Severodonetsk
È la città più orientale ancora sotto il controllo ucraino, che i russi stanno cercando di circondare, come successo a Mariupol
Negli ultimi giorni, il grosso dei combattimenti nell’est dell’Ucraina si sta concentrando attorno a Severodonetsk, una città che prima della guerra aveva circa 100 mila abitanti e che oggi è uno dei principali centri della regione ancora sotto il controllo dell’esercito ucraino. Le forze russe stanno cercando di circondare la città, tagliando le vie di accesso e rifornimento, per poi occuparla completamente. Questa strategia potrebbe comportare l’inizio di un nuovo assedio prolungato e devastante come quello condotto dalla Russia a Mariupol.
Conquistare Severodonetsk per l’esercito russo potrebbe avere un notevole valore: è l’ultima città ancora sotto il controllo ucraino nella regione amministrativa di Luhansk, oltre che quella più orientale, e occuparla significherebbe di fatto aver completato la conquista della regione e aver ottenuto una vittoria di cui in questo momento i russi hanno molto bisogno. Inoltre comporterebbe un avanzamento importante del fronte, anche se secondo vari esperti militari non sarebbe così rilevante da cambiare in maniera significativa gli equilibri della guerra.
Il tentativo da parte dei russi di conquistare Severodonetsk implica probabilmente anche un cambio di strategia: l’esercito russo, secondo alcuni analisti, potrebbe aver rinunciato a completare il grosso accerchiamento delle truppe ucraine di cui si parlava da qualche settimana e potrebbe aver deciso di concentrarsi su obiettivi più limitati e realizzabili, come appunto la conquista della città.
Attualmente i combattimenti si stanno svolgendo attorno a Severodonetsk, con le forze ucraine che stanno cercando di evitare il completo accerchiamento del centro abitato. In particolare, si sta combattendo lungo una strada che da Severodonetsk porta a Kramatorsk, a ovest, e che rimane l’unica via di collegamento che ancora consente di portare rinforzi e rifornimenti verso la città: tagliata via quella strada, Severodonetsk sarà circondata, e a quel punto potrebbe cominciare un duro assedio da parte dei russi.
Eastern #Ukraine Update:
#Russian forces continued to prioritize attacks against #Lyman rather than #Slovyansk on May 24, likely to support a shallow encirclement of Ukrainian troops northwest of #Severodonetsk.https://t.co/xCKUYwQv6p pic.twitter.com/jXHjtZwL5r— ISW (@TheStudyofWar) May 25, 2022
Per la conquista di Severodonetsk, come già era avvenuto per Mariupol, le forze russe stanno usando quella che gli amministratori locali ucraini hanno definito “tattica della terra bruciata”: anziché cercare di conquistare casa per casa, distretto per distretto, stanno sottoponendo la città a un bombardamento continuo dell’artiglieria, che di fatto sta distruggendo o radendo al suolo ampie parti del centro abitato. Un comandante militare ucraino della regione di Luhansk ha detto a BBC che Severodonetsk è bombardata 24 ore su 24.
Attualmente a Severodonetsk si trovano ancora tra i 10 mila e i 15 mila civili, un decimo della popolazione totale della città. Sono quasi tutti costretti a vivere in rifugi antiaerei ma le loro condizioni stanno peggiorando: acqua ed elettricità sono disponibili solo in alcune parti della giornata, e stanno cominciando a scarseggiare cibo e medicine. Per ora le vie di comunicazione con il resto dell’Ucraina sono ancora aperte, benché sotto il continuo fuoco dei russi, ma se la città dovesse essere circondata c’è il rischio che Severodonetsk si trovi in una situazione simile a quella vissuta da Mariupol.