Il Copasir avvierà un’indagine «sulla disinformazione e le ingerenze straniere»

L'indagine riguarda la presenza di ospiti filorussi in varie trasmissioni televisive e i recenti attacchi informatici contro siti istituzionali

Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente del Copasir Adolfo Urso (ANSA/CLAUDIO PERI)
Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente del Copasir Adolfo Urso (ANSA/CLAUDIO PERI)

Il Copasir, il Comitato parlamentare che controlla il lavoro dei servizi segreti, ha annunciato che avvierà un’indagine sulle ingerenze di paesi stranieri nell’informazione italiana e sui molti attacchi informatici che hanno colpito di recente diversi siti istituzionali. Lo ha annunciato in una nota il presidente del Copasir, il senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso:

«Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica nella seduta odierna ha deliberato di attivare una “indagine conoscitiva sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere, anche con riferimento alle minacce ibride e di natura cibernetica”».

L’indagine parte dalle segnalazioni che la Commissione di vigilanza della Rai aveva esposto al Copasir riguardo alla presenza in varie trasmissioni televisive di ospiti, opinionisti, giornalisti e analisti con posizioni molto vicine a quelle del presidente russo Vladimir Putin.

La presenza di ospiti filorussi aveva provocato grosse polemiche che avevano riguardato sia programmi della Rai che di televisioni private. Si era molto discusso, per esempio, di un’intervista al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov mandata in onda dal programma di Rete 4 Zona Bianca, che era stata fatta senza contraddittorio o domande incalzanti e lasciando di fatto spazio alla propaganda del regime russo.

L’indagine del Copasir riguarderà anche gli attacchi informatici che negli ultimi giorni hanno colpito siti internet istituzionali come quello del ministero della Difesa, del Senato e dell’Istituto superiore di sanità l’11 maggio, e più di recente il sito della Polizia, rivendicati da due gruppi di cyberattivisti, Killnet e Legion, che sostengono la Russia nella guerra all’Ucraina. Altri attacchi a siti istituzionali sono iniziati oggi, venerdì 20 maggio.

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