Zelensky dice che l’Ucraina non riconoscerà mai la Crimea come parte della Russia

Lo ha ribadito il presidente ucraino in un'intervista data a Bruno Vespa per "Porta a Porta"

(ANSA/EPA/UKRANIAN PRESIDENTIAL PRESS SERVICE)
(ANSA/EPA/UKRANIAN PRESIDENTIAL PRESS SERVICE)

Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato intervistato da Bruno Vespa nel corso della trasmissione di Rai 1 Porta a Porta. L’intervista andrà in onda alle 23.15 ma è stata registrata nel pomeriggio e i giornali ne stanno pubblicando diversi estratti. Tra le varie cose, il presidente ucraino ha parlato della sua posizione riguardo alla penisola della Crimea, che nel 2014 era stata occupata dalla Russia e annessa con un referendum considerato illegale dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale.

Zelensky ha detto che il suo governo non ha alcuna intenzione di riconoscere l’indipendenza della Crimea, né tantomeno di riconoscere la sua annessione alla Russia, un tema di cui si era discusso anche durante le trattative di pace tenute nelle prime settimane di guerra (quelle in cui, secondo molti, la Russia non aveva alcuna seria intenzione di trovare un accordo).

«La Crimea non farà mai parte della Federazione russa. Non ho mai detto di voler riconoscere l’indipendenza della Crimea. Ma adesso, con la guerra in corso, questa questione dolente va lasciata da parte se ostacola l’incontro tra i due presidenti»

Del possibile riconoscimento dell’indipendenza della Crimea e della sua annessione alla Russia si era parlato nei giorni scorsi, ma solo in Italia. Il motivo era stata una dichiarazione di Zelensky travisata da gran parte dei maggiori giornali italiani. Tra sabato e domenica diversi giornali e siti di news avevano sostenuto infatti che Zelensky avesse detto in un intervento al centro studi britannico Chatham House che il suo governo sarebbe stato pronto ad accettare la sovranità della Russia sulla penisola della Crimea per poter porre fine alla guerra. Zelensky in realtà non aveva mai detto nulla del genere.