• Sport
  • Sabato 30 aprile 2022

È morto il procuratore sportivo Mino Raiola

Lo ha annunciato su Twitter la famiglia, da giorni era ricoverato in gravi condizioni

(LaPresse/Marco Alpozzi)
(LaPresse/Marco Alpozzi)
Caricamento player

È morto Mino Raiola, procuratore sportivo italiano tra i più conosciuti e influenti del calcio professionistico: aveva 54 anni. Da giorni era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano in gravissime condizioni, dopo che già settimane fa era stato molto male. Giovedì era circolata la notizia falsa della sua morte, poi smentita nel giro di un’ora dal primario del San Raffaele Alberto Zangrillo e dal suo staff. Sabato invece è stata la famiglia stessa ad annunciare la morte di Raiola su Twitter, scrivendo:

Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore.

Tramite la sua agenzia Raiola aveva curato gli interessi di alcuni dei calciatori più conosciuti in attività, tra i quali Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba, Marco Verratti, Erling Haaland e Gianluigi Donnarumma. Nel tempo era diventato un nome assai famoso anche sui media sportivi e tra i tifosi, per l’abilità nelle trattative e per le ottime condizioni che solitamente era in grado di negoziare per i suoi clienti, ma contraddistinguendosi anche per un rapporto spesso conflittuale con la stampa.

Lo scorso gennaio era stato ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano, inizialmente per controlli medici ordinari, come riferito allora dal suo staff. Nonostante le prime smentite, le sue condizioni erano state descritte come gravi. A fine gennaio era però tornato a casa sua, nel Principato di Monaco.

Raiola era nato a Nocera Inferiore ma si trasferì con la famiglia ad Haarlem, nei Paesi Bassi, ad appena un anno. Nei Paesi Bassi, dopo aver lavorato nel ristorante di famiglia e aver gestito un McDonald’s, fondò la sua agenzia di intermediazione sportiva tramite le conoscenze fatte durante la sua breve carriera da calciatore, e successivamente grazie a un accordo con il sindacato dei giocatori locale. Da lì aveva iniziato a seguire le trattative tra le squadre olandesi e italiane, per poi diventare uno dei procuratori più richiesti e influenti in Europa. Di Ibrahimovic in particolare seguì la carriera fin dai tempi dell’Ajax, giocando un ruolo fondamentale nel suo trasferimento in Italia.

Oltre ai calciatori citati, la sua agenzia rappresenta Matthijs de Ligt della Juventus, Stefan de Vrij e Denzel Dumfries dell’Inter, Henrikh Mkhitaryan della Roma e Mario Balotelli. In passato aveva rappresentato anche Dennis Bergkamp, Pavel Nedved e Romelu Lukaku.