L’Unione Europea interromperà parte delle proprie operazioni militari in Mali, nel Sahel

Un elicottero militare impegnato nell'operazione Barkhane, in Mali, iniziata nel 2013 con l’obiettivo di combattere i gruppi jihadisti dell'area (AP Photo/Jerome Delay, File)
Un elicottero militare impegnato nell'operazione Barkhane, in Mali, iniziata nel 2013 con l’obiettivo di combattere i gruppi jihadisti dell'area (AP Photo/Jerome Delay, File)

Lunedì l’alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha annunciato che l’Unione interromperà parte delle proprie operazioni militari in Mali, iniziate nel 2013 con l’obiettivo di contrastare i gruppi jihadisti attivi nell’area. A motivare la decisione, ha detto Borrell, è stata soprattutto la scarsa collaborazione del governo locale nel garantire la non interferenza dei mercenari russi del gruppo Wagner nelle operazioni europee. Il governo del Mali, infatti, si è avvicinato molto a quello russo, e la presenza dei mercenari del gruppo Wagner si è intensificata soprattutto a partire dallo scorso dicembre.

Le operazioni che verranno interrotte riguardano l’addestramento e l’assistenza di forze locali da parte degli eserciti europei.

La decisione dell’Unione è stata inaspettata: solo un paio di mesi fa, quando la Francia aveva iniziato a ritirare i propri soldati, Borrell aveva detto che l’Unione Europea non aveva alcuna intenzione di andarsene dal Mali. Lunedì, comunque, Borrell ha detto che l’Unione Europea manterrà la propria presenza nel resto del Sahel.

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