Come cambiano le restrizioni dal primo aprile

In diversi luoghi non c'è più l'obbligo di Green Pass, mentre le mascherine resteranno obbligatorie al chiuso fino a maggio

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Da venerdì primo aprile in Italia non è più in vigore lo stato di emergenza legato alla pandemia da coronavirus e sono state tolte diverse restrizioni, a cominciare da una prima eliminazione dell’obbligo di Green Pass in vari luoghi e circostanze. Questo primo allentamento delle restrizioni, previsto da un decreto approvato lo scorso 17 marzo dal governo, porterà gradualmente dal primo maggio all’eliminazione totale dell’obbligo di Green Pass e di mascherine per accedere ai luoghi pubblici.

Dove non serve più il Green Pass dal primo aprile
Da venerdì il Green Pass – sia quello rafforzato (ottenibile solo con la vaccinazione o con la guarigione dal COVID-19) sia quello base (ottenibile anche dopo essere risultati negativi a un test antigenico o molecolare per il coronavirus) – non è più obbligatorio per accedere a negozi, hotel, uffici pubblici e postali, banche e per accedere a un bar o un ristorante e consumare stando all’aperto.

Per accedere in un ristorante o un bar e consumare al chiuso sarà invece necessario il Green Pass base. Dal primo aprile inoltre il Green Pass, di qualsiasi tipo, non è più necessario neanche per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale, ma fino al 30 aprile quello base continuerà a essere obbligatorio per i trasporti a lunga percorrenza.

Fino al 30 aprile il Green Pass rafforzato resterà obbligatorio per accedere a piscine, palestre, centri benessere, mense e catering, sale da gioco, discoteche, congressi ed eventi e competizioni sportive al chiuso. Per gli eventi sportivi e non che si svolgono all’aperto fino al 30 aprile servirà invece il Green Pass base.

E le mascherine?
Fino al 30 aprile rimarrà l’obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 in tutti i luoghi pubblici al chiuso, tranne nelle scuole dove resterà obbligatorio l’utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (sono esclusi i bambini fino a sei anni e quelli con patologie o disabilità incompatibili con le mascherine).

Oltre ai luoghi pubblici al chiuso, e ai mezzi di trasporto pubblico, sempre fino al 30 aprile le mascherine FFP2 saranno obbligatorie per assistere a spettacoli ed eventi sportivi, sia all’aperto sia al chiuso. Il decreto specifica anche che nelle discoteche le mascherine sono obbligatorie «ad eccezione del momento del ballo».

Fine delle zone a colori
Sempre da venerdì non è più in vigore la suddivisione dell’Italia in zone di rischio epidemiologico, ovvero la divisione delle regioni con i colori bianco, giallo, arancione e rosso. Sono decaduti anche il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e la struttura del commissario straordinario, che verranno sostituiti da una unità operativa affidata inizialmente al ministero della Difesa e poi al ministero della Salute.

Cosa cambia per l’obbligo vaccinale
Dal primo aprile non c’è più l’obbligo per le persone che hanno almeno 50 anni di essere in possesso del Green Pass rafforzato per andare al lavoro, ma l’obbligo vaccinale resta in vigore per over 50, insegnanti, medici e forze dell’ordine fino al 15 giugno, e fino alla fine dell’anno solo per il personale sanitario e delle RSA.

Per quanto riguarda gli insegnanti, nonostante il decreto ribadisca che l’obbligo vaccinale resta in vigore fino al 15 giugno, dal primo aprile a quelli non vaccinati è permesso di tornare a scuola e ricevere lo stipendio, ma non potranno insegnare. I presidi non potranno impedire l’ingresso a scuola degli insegnanti non vaccinati, come era accaduto finora, ma dovranno trovare loro nuove mansioni che non comportino un contatto con gli studenti.

Quarantena
Da venerdì primo aprile non c’è più l’obbligo della quarantena per i contatti stretti con una persona positiva al coronavirus. Non cambia nulla, invece, per chi è positivo: dovrà rimanere in casa fino all’accertamento della guarigione, tramite tampone negativo. Per i vaccinati l’isolamento dovrà durare almeno 7 giorni, mentre per i non vaccinati e per quelli che hanno completato il ciclo di vaccinazione primario da più di 4 mesi dovrà durare almeno 10 giorni.

Cosa succede da maggio
Dal primo maggio ogni obbligo di Green Pass sarà eliminato, così come anche ogni obbligo di indossare le mascherine al chiuso. Nelle prossime settimane, comunque, il governo valuterà l’andamento dei contagi e deciderà se introdurre alcune eccezioni, come per esempio una conferma dell’obbligo di mascherine nelle scuole e sui trasporti.

– Leggi anche: Quando servirà una quarta dose