(AP Photo/ Chris Pizzello)

Il giorno dopo lo schiaffo di Will Smith

Piccoli retroscena, parziali spiegazioni e possibili conseguenze della cosa di cui più si è parlato dopo gli Oscar

A quasi due giorni dall’ormai famosissimo schiaffo di Will Smith al comico Chris Rock durante la cerimonia degli Oscar, l’episodio continua a catalizzare le attenzioni e le discussioni molto più dei film premiati quella stessa sera. I giornali americani hanno raccontato diversi dettagli sulla dinamica della clamorosa e sorprendente aggressione, avvenuta dopo che Rock dal palco aveva fatto una battuta sui capelli di Jada Pinkett, moglie di Smith, che ha l’alopecia, una malattia che comporta la perdita dei capelli. E sono emersi anche vari aspetti di contesto che in realtà erano già noti, ma che aiutano a capire qualcosa in più di quanto accaduto.

Sono uscite anche alcune ricostruzioni su quello che è successo domenica notte e che sta succedendo in queste ore dentro all’Academy, che era sembrata in evidente difficoltà nel gestire in diretta l’incidente: l’organizzazione che assegna gli Oscar ha scritto in un comunicato di essere contro «ogni forma di violenza», sorvolando però al momento sull’ipotesi che a Smith venga tolto il premio di migliore attore. Smith lo aveva vinto pochi minuti dopo aver colpito Rock, ricevendo peraltro una standing ovation dalla platea durante il suo commosso discorso in cui si era scusato con il pubblico. Non aveva citato Rock, incluso successivamente in altre scuse arrivate lunedì.

Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock (AP Photo/Chris Pizzello)

Smith ha 53 anni e sua moglie Jada Pinkett Smith ne ha 50. Si sposarono nel 1997 (per lui era il secondo matrimonio) dopo essersi conosciuti sul set di Willy, il principe di Bel-Air, la sitcom che lo aveva reso famoso e in cui lei fece un provino per diventare la sua fittizia compagna, ruolo che fu poi affidato a un’altra attrice. Nel 1995, in un episodio della sesta stagione di Willy, il principe di Bel-Air recitò anche lo stesso Rock, che con Pinkett Smith ha invece lavorato come doppiatore a tre film d’animazione della serie Madagascar: lei doppia Gloria, l’ippopotamo, e lui Marty, la zebra.

Pinkett Smith ha avuto una buona carriera, anche se non al livello di quella del marito: dopo il debutto in Menace II Society ha recitato, tra gli altri, in Scream 2, Collateral, The Matrix Reloaded, The Matrix Revolutions e, di recente, in Matrix Resurrections. Ha una compagnia di produzione, è piuttosto attiva sui social e insieme a madre e figlia conduce il programma/podcast Red Table Talk. Annunciò di avere l’alopecia nel 2018, e da allora ha spesso affrontato l’argomento sul suo profilo Instagram, spiegando i sintomi della malattia e scherzando tra le altre cose sulla necessità di rasarsi la testa.

È un fatto noto, raccontato anche da loro stessi, che Pinkett e Smith abbiano avuto, almeno per un periodo dei loro 25 anni di matrimonio, una sorta di “relazione aperta”, in cui cioè hanno frequentato anche altri partner. Una cosa che è stata spesso oggetto delle battute dei comici americani.

Will Smith e Jada Pinkett Smith sul red carpet alla cerimonia degli Oscar (Mike Coppola/Getty Images)

Già nel 2016 Rock aveva fatto una battuta sulla coppia. Era l’anno in cui le critiche all’Academy per essere “troppo bianca”, nella sua composizione e nelle sue candidature, ebbero il loro culmine, e a condurre la cerimonia c’era proprio Rock. Dal palco citò alcuni degli attori che avevano annunciato di non voler partecipare, tra cui c’era proprio Pinkett Smith (che aveva detto di ritenerlo «la miglior persona possibile» per presentare gli Oscar). Rock scherzò sulla cosa e disse che Pinkett Smith aveva boicottato una cerimonia a cui comunque non avrebbe partecipato: «è come se io boicottassi le mutande di Rihanna: non ero proprio stato invitato».

Sono poi arrivati gli Oscar dell’altra notte, durante i quali peraltro la conduttrice Regina Hall aveva scherzato sul fatto che Smith potesse essere considerato single. Rock è salito sul palco per annunciare i candidati al premio per il miglior documentario e, anziché fare battute sui documentari, ne ha fatte su altro. Si sa, da diverse fonti che ne hanno parlato con i siti statunitensi, che la battuta su Pinkett Smith non era stata provata e non risultava scritta sul gobbo, lo schermo da cui chi sta sul palco legge cosa dire. Non è chiaro se sia stata improvvisata.

Rock è uno dei comici più rispettati ed esperti dello show business americano, sempre provocatorio ma non percepito come controverso come altri suoi colleghi, per esempio Dave Chappelle. Aveva appena fatto una battuta su Javier Bardem e Penélope Cruz, che sono una coppia, scherzando sul fatto che Bardem sperasse segretamente che a vincere l’Oscar come migliore attore fosse Smith, per non dover competere con la moglie. A quel punto si è rivolto un po’ interlocutoriamente a Pinkett Smith, dicendole: «Jada, ti adoro, GI Jane 2, non vedo l’ora di rivederlo». Il riferimento era al celebre film Soldato Jane, in cui Demi Moore si rasa i capelli con spirito emancipatorio per dimostrare ai suoi superiori di poter fare il soldato esattamente come i commilitoni maschi. Dall’espressione ripresa prontamente dalle telecamere, Pinkett non ha gradito affatto la battuta. Smith invece lì per lì era sembrato prenderla sul ridere.

Il momento del discorso di Chris Rock. Will Smith e Jada Pinkett sono seduti in prima fila un po’ spostati a sinistra rispetto al centro (AP Photo/Chris Pizzello)

Quel che è successo dopo è ormai piuttosto noto. Le ricostruzioni di diversi giornali hanno raccontato che, tra il pubblico del Dolby Theatre in cui si è svolta la cerimonia, si è capito poco. All’inizio, molti hanno pensato probabilmente a qualcosa di finto e preparato; sentendo però gli insulti urlati da Smith a Rock dopo la sberla, hanno capito che probabilmente era tutto vero, oltre che molto strano. Per chi seguiva da casa, invece, è stato tutto ancora più surreale, perché – quantomeno negli Stati Uniti – la regia ha tolto piuttosto prontamente l’audio per diversi secondi. Si è quindi visto lo schiaffo, poi una discussione senz’audio, poi Rock che ha provato a uscirne in qualche modo annunciando il premio a Summer of Soul come miglior documentario.

Su internet sono girati alcuni video del post-schiaffo con l’audio e altri senza perché in altri paesi era stato mantenuto, e questo ha permesso di ricostruire che Smith avesse poi urlato per due volte a Rock di non azzardarsi a pronunciare il nome di sua moglie.

Di come la regia ha gestito l’evento ha parlato con Variety Rob Mills, una delle persone che se ne sono occupate per conto dell’emittente ABC. «Abbiamo capito la serietà della situazione quando Chris, che di certo sa cosa si può dire e non dire in diretta tv, ha detto “Will Smith mi ha schiaffeggiato di brutto” (slapped the shit out of me). Lì abbiamo capito che non era uno scherzo».

Chris Rock dopo aver ricevuto lo schiaffo da Smith (Neilson Barnard/Getty Images)

Si sa anche (ma questo si sapeva già pochi minuti dopo lo schiaffo) che nella pausa pubblicitaria successiva a quel momento, con Smith sono andati a parlare, tra gli altri, Tyler Perry, Bradley Cooper e Denzel Washington, il quale gli ha detto – come poi riferito da Smith – «quando sei al tuo momento più alto, è lì che il diavolo viene a prenderti».

Bradley Cooper e Will Smith (AP Photo/Chris Pizzello)

Sean Combs, Will Smith e Tyler Perry (AP Photo/Chris Pizzello)

Di quei momenti c’è un video, fatto da Scott Feinberg dell’Hollywood Reporter, e alcune foto scattate dai fotografi presenti.

https://twitter.com/ScottFeinberg/status/1508273120473325573?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1508273120473325573%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ilpost.it%2Fwp-admin%2Fpost.php%3Fpost%3D2561386action%3Dedit

La cerimonia, poi, è proseguita come se niente fosse, nella generale consapevolezza che Smith – considerato favoritissimo per la vittoria del suo primo Oscar – di lì a pochi minuti sarebbe dovuto salire sullo stesso palco da cui aveva appena dato uno schiaffo a un comico che stava presentando un premio. «Non è uno scenario per cui puoi prepararti», ha detto Mills.

Jada Pinkett Smith e Will Smith durante la cerimonia (AP Photo/Chris Pizzello)

Dei ragionamenti legati all’eventualità di allontanare Smith o quantomeno di non farlo salire di nuovo sul palco ha scritto Variety, che ha citato una fonte secondo cui si è parlato della possibilità di accompagnare Smith fuori dal Dolby Theatre. Tuttavia, «mentre ogni possibile scenario era stato esaminato, Smith era già tornato sul palco». Un’altra fonte citata da Variety ha detto che si è voluto evitare di dover chiedere alla sicurezza di accompagnare fuori dalla cerimonia degli Oscar una delle star più apprezzate di Hollywood. Una volta tornato sul palco, Smith ha fatto, in lacrime, un discorso di circa cinque minuti, seguito da una standing ovation. Si è scusato con il pubblico e con l’Academy, e non con Rock, aggiungendo che «l’amore ti fa fare cose folli» e paragonandosi a Richard Williams, padre delle tenniste Serena e Venus, il personaggio per cui aveva appena vinto l’Oscar: «un fiero difensore della sua famiglia».

Will Smith in lacrime durante il suo discorso (AP Photo/Chris Pizzello)

Dopo la cerimonia Smith, Pinkett Smith e figli sono stati visti alle solite feste a cui si va dopo gli Oscar, e Smith è stato ripreso mentre ballava in un clima apparentemente gioviale e festoso. Alle feste che hanno seguito la cerimonia a cui però, come raccontato tra gli altri dal Guardian, gli invitati avevano ancora meno voglia del solito di mettersi a parlare con qualche giornalista, probabilmente anche per evitare di prendere qualsiasi tipo di posizione sull’accaduto. Jesse Plemons, l’attore, ha detto alla giornalista Hadley Freeman che era stato effettivamente molto strano, ma che in fondo tutto il baraccone degli Oscar lo è: «tutti si sentono nervosi e strani, ed è tutto un po’ matto. Quindi forse aveva senso, no?». Altri hanno apprezzato: «I migliori. Oscar. Di. Sempre» ha detto a Freeman il rapper Puff Daddy.

Will Smith con la moglie Jada Pinkett Smith e i figli Willow, Jaden e Trey alla festa di Vanity Fair (Evan Agostini/Invision/AP)

Per quanto riguarda quel che potrebbe succedere ora, è altamente improbabile che a Smith venga tolto l’Oscar. Non sono stati tolti ad Harvey Weinstein i suoi, per dire. È invece data come possibile l’eventualità che Smith sia sospeso o perfino espulso dall’Academy, di cui è membro insieme a migliaia di colleghi e colleghe. I precedenti però sono pochi, e per questioni ben più gravi di uno schiaffo. «Non si sa di casi in cui, prima del 2017, l’Academy abbia espulso qualcuno», ha scritto il New York Times. Allora espulse proprio Weinstein, e nel 2018 espulse anche Bill Cosby, condannato per violenza sessuale.

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