Delegati del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente festeggiano dopo l'approvazione dell'accordo (dall'account Twitter del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente)

L’impegno dei paesi dell’ONU sulla plastica

A Nairobi gli stati membri si sono accordati per firmare un trattato vincolante per ridurla e ripensare il suo riciclo

Mercoledì a Nairobi, in Kenya, l’Assemblea dell’ONU per l’ambiente (UNEA-5) ha approvato una risoluzione considerata di importanza storica per porre fine all’inquinamento da plastica. Istituisce un comitato intergovernativo di negoziazione (INC) che inizierà i suoi lavori nel 2022 e che nei due anni successivi dovrà stilare un trattato giuridicamente vincolante che i paesi dell’ONU dovranno firmare entro il 2024.  Il testo dovrà affrontare l’intero ciclo di vita della plastica, compresi produzione, progettazione e smaltimento, con l’ambizione di ridurre drasticamente la quantità di plastica prodotta, che è uno dei materiali più inquinanti al mondo.

Con questa risoluzione l’ONU si è impegnato ad andare oltre il solo problema del riciclo della plastica, un processo estremamente complicato e costoso su cui si dibatte da tempo, chiedendosi se possa essere considerato davvero utile o se invece sia dannoso, tenendo conto di tutti i costi ambientali.

Inger Andersen, direttrice esecutiva del Programma dell’ONU per l’ambiente (UNEP), l’organizzazione di cui l’Assemblea è l’organo direttivo e che ha sede a Nairobi, ha definito l’accordo sulla risoluzione «il più importante sull’ambiente da quello di Parigi», riferendosi all’accordo sul clima del 2015 in cui 195 paesi si erano impegnati a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il mondo. «È una polizza assicurativa per questa generazione e per quelle future, in modo che possano vivere con la plastica e non essere condannate».

All’Assemblea in cui è stata approvata la risoluzione hanno partecipato oltre 5mila persone, in parte dal vivo e in parte online, provenienti da 175 stati membri dell’ONU, tra cui 79 ministri. Nel corso dell’Assemblea Espen Barth Eide, ministro per il Clima e l’Ambiente della Norvegia, ha detto che «l’inquinamento da plastica è diventato un’epidemia, e con la risoluzione di oggi siamo ufficialmente sulla buona strada per trovare una cura».

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Entro la fine del 2022 l’UNEP convocherà un forum aperto a tutte le parti interessate alla questione, in concomitanza con la prima riunione del comitato di negoziazione. Nei successivi due anni le relazioni di esperti e dei responsabili dell’Ambiente dei vari paesi verranno discusse, ed entro il 2024 dovrà essere firmato un accordo definitivo. L’obiettivo dell’UNEP, comunque, è che già nei due anni di transizione prima della firma le parti interessate si impegnino per mettere in pratica alcune delle operazioni necessarie per ridurre la produzione di plastica.

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