Nelle prime ore di giovedì la Russia ha invaso l’Ucraina, oltrepassando il confine del paese in diverse aree e bombardando varie città e infrastrutture. L’annuncio dell’invasione era stato dato poche ore prima dal presidente russo Vladimir Putin, che aveva annunciato un’operazione militare del paese e aveva chiesto all’esercito ucraino di arrendersi e di abbandonare le proprie armi. L’invasione dell’Ucraina potrebbe essere la più vasta guerra in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale.
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Nel suo discorso, Putin ha detto che la Russia non intende occupare l’Ucraina, ma che l’obiettivo è «difendere le persone che sono state vittime degli abusi e del genocidio del regime di Kiev. E faremo in modo di demilitarizzare e de-nazificare l’Ucraina».
La situazione sul campo non è del tutto chiara al momento, né ci sono notizie confermate su morti e feriti. I combattimenti via terra si stanno concentrando soprattutto nell’Ucraina orientale, dove si trovano i territori delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk, e da cui l’esercito russo ha lanciato la sua offensiva. I russi hanno però sconfinato anche da est, cioè dal confine tra Russia e Ucraina, e inoltre da nord, cioè dal confine con la Bielorussia.
Ci sono varie testimonianze di bombardamenti russi in tutte le principali città del paese, e in particolar modo nella capitale Kiev: per ore l’aeronautica russa e quella ucraina si sono scontrate in un’area circa venti chilometri a nord-ovest di Kiev, sopra all’aeroporto di Antonov, noto anche come aeroporto di Hostomel. Alla fine, le forze russe sono riuscite a conquistare la struttura, e hanno fatto sbarcare numerosi soldati.
#Ukraine ????????: somewhere near #Kyiv a Ukrainian MiG-29 (low-flying) is taking on a Russian Su-35. pic.twitter.com/qpdJo12uzV
— Thomas van Linge (@ThomasVLinge) February 24, 2022
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che mercoledì aveva ordinato lo stato d’emergenza e fatto richiamare i riservisti dell’esercito, giovedì ha imposto la legge marziale e chiesto ai suoi concittadini di non farsi prendere dal panico. In un discorso, ha paragonato l’invasione russa a «quello che fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale».
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Il presidente americano Joe Biden ha immediatamente condannato l’attacco russo, parlando di una «guerra premeditata che porterà a perdite catastrofiche di vite e a sofferenze». Ha anche aggiunto: «Gli Stati Uniti e i loro alleati risponderanno in maniera unita e decisa». Hanno condannato l’invasione anche tutti i principali leader occidentali, compreso il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha detto che il dialogo con la Russia è ormai «impossibile».
Entro la giornata, sia gli Stati Uniti sia l’Europa dovrebbero annunciare nuove sanzioni molto dure contro la Russia.
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