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  • Lunedì 7 febbraio 2022

Stiamo andando alla grande nel curling

Con la decima vittoria in dieci gare, la coppia mista italiana è in finale alle Olimpiadi di Pechino: domani vincerà la prima medaglia italiana nella disciplina

Amos Mosaner e Stefania Constantini contro la Svezia alle Olimpiadi di Pechino (Lintao Zhang/Getty Images)
Amos Mosaner e Stefania Constantini contro la Svezia alle Olimpiadi di Pechino (Lintao Zhang/Getty Images)

A Pechino la coppia italiana del curling misto formata da Stefania Constantini e Amos Mosaner ha battuto 8-1 la Svezia e si è qualificata alla finale del torneo olimpico, che giocherà domani alle 13 circa contro la Norvegia. Il curling misto è stato introdotto alle Olimpiadi quattro anni fa. L’Italia allora non c’era: questo vuol dire che Constantini e Mosaner vinceranno una medaglia al debutto — peraltro la prima nella storia per il curling italiano — dopo aver battuto tutte le nazionali andate a medaglia quattro anni fa in Corea del Sud: Canada, Svizzera e Norvegia.

Per Constantini e Mosaner quella di oggi è stata la decima vittoria in dieci gare. Dal 3 febbraio la coppia ha battuto, in ordine, Stati Uniti (8-4), Svizzera (8-7), Norvegia (11-8), Repubblica Ceca (10-2), Australia (7-3), Gran Bretagna (9-5), Cina (8-4), Svezia (12-8) e Canada (8-7).

Constantini ha 23 anni, è nata a Pieve di Cadore ed è cresciuta a Cortina. Mosaner ha 26 anni e viene da Trento. La prima è al suo esordio alle Olimpiadi, il secondo ha debuttato quattro anni fa. Constantini è inoltre l’unica giocatrice italiana di curling in Cina. Mosaner invece fa parte della squadra maschile, che si è qualificata e con cui inizierà a giocare questa settimana.

Il curling è uno sport nato nel Regno Unito ed è una disciplina olimpica dal 1988. Tutte le medaglie vinte in 34 anni sono andate ai paesi nordamericani o nordeuropei — ad eccezione di Austria e Svizzera — con una netta egemonia da parte di Norvegia e Finlandia.

Prevede sostanzialmente il lancio di una pietra lucida con attaccata una maniglia – che ricorda un po’ una pentola a pressione o un ferro da stiro — all’interno di un’area delimitata su una striscia di ghiaccio. Il funzionamento del curling è piuttosto simile alle bocce, sebbene negli anni siano state introdotte tattiche sempre più elaborate. Vince la squadra che ottiene più punti al termine di otto o dieci manche, mandando più pietre il più vicino possibile a una piccola zona circolare rossa chiamata bottone, in fondo alla pista.

A Pechino il curling si disputa al Centro Acquatico Nazionale, il palazzetto costruito per le gare di nuoto alle Olimpiadi del 2008, le cui vasche olimpioniche sono diventate per l’occasione piste di ghiaccio.

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