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  • Sabato 22 gennaio 2022

Friedrich Merz è il nuovo leader della CDU tedesca

Il candidato più a destra del partito e storicamente ostile ad Angela Merkel ha ottenuto quasi il 95 per cento dei voti al congresso

Friedrich Merz(Hannibal Hanschke/Pool via AP)
Friedrich Merz(Hannibal Hanschke/Pool via AP)

Friedrich Merz è stato eletto presidente dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU), fino alle elezioni federali dello scorso 26 settembre la principale forza politica in Germania e il partito dell’ex cancelliera Angela Merkel. Merz ha 66 anni e ha ricevuto quasi il 95 per cento delle preferenze al congresso del partito, organizzato in forma virtuale a causa della pandemia da coronavirus. Prende il posto di Armin Laschet, diventato leader della CDU appena un anno fa: aveva annunciato le proprie dimissioni dopo il deludente risultato alle elezioni in cui era candidato come cancelliere e successore di Merkel. A dicembre Merz aveva già ottenuto il maggior numero di voti in una consultazione rivolta alla base del partito.

Merz è originario della Renania Settentrionale-Vestfalia ed è iscritto alla CDU da decenni. Ha avuto una carriera politica di lungo corso, come parlamentare europeo e in seguito come capogruppo del partito al Bundestag, il Parlamento tedesco. Rispetto a Merkel, più moderata, Merz ha sempre sostenuto politiche forti aspirando a spostare più a destra la CDU, anche se ha comunque mantenuto numerose aperture sui temi legati ai diritti delle coppie omosessuali, compresi quelli per l’adozione.

Nei lunghi anni del cancellierato di Angela Merkel, Merz aveva mostrato più volte una certa insofferenza verso alcune delle politiche della leader di partito. Intorno al 2010 i rapporti sempre più difficili avevano spinto Merz ad abbandonare la politica e a lavorare come consulente di alcune grandi imprese.

L’assenza non durò però a lungo: Merz tornò in politica cinque anni fa, quando la Germania stava affrontando la crisi dei migranti, registrando una crescita preoccupante in popolarità di alcuni partiti xenofobi e di estrema destra. In due congressi tra il 2018 e il 2021 si candidò alla guida del partito, uscendone sconfitto in entrambi i casi.

Dopo la vittoria del candidato di centrosinistra Olaf Scholz e le dimissioni di Laschet, Merz aveva infine trovato la giusta occasione per candidarsi nuovamente alla presidenza della CDU.

Nel suo discorso dopo l’elezione, Merz ha detto di non volere spingere il partito verso destra, come sostengono da tempo molti suoi critici, ma semplicemente di voler assumere posizioni più nette e ben distinguibili sui temi essenziali. Ha ricordato che potrebbe passare molto tempo prima che la CDU possa tornare a esprimere un proprio capo di governo e che per questo il partito dovrà rimanere unito, evitando divisioni che potrebbero avvantaggiare gli altri partiti e Scholz, accusato di non avere affrontato efficacemente i temi dell’inflazione e delle minacce militari provenienti dalla Russia.