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  • Venerdì 14 gennaio 2022

C’è stato un grande attacco informatico contro diversi siti legati al governo ucraino

Non si sa ancora chi sia il responsabile, anche se il governo ucraino ha suggerito che potrebbe esserci dietro la Russia

(Twitter)
(Twitter)

Venerdì diversi siti internet collegati al governo ucraino sono stati colpiti da un grande e coordinato attacco informatico. Tra i siti coinvolti, una settantina in totale, ci sono quelli dei ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, delle ambasciate ucraine nel Regno Unito, in Svezia e negli Stati Uniti, e quello del Diia, il portale di servizi amministrativi che include anche informazioni sulle vaccinazioni contro il coronavirus e i certificati vaccinali. Al momento non è chiaro chi sia il responsabile dell’attacco. Un portavoce del governo ucraino ha suggerito comunque che ci possa essere dietro la Russia, che in passato aveva compiuto attacchi simili.

Sui siti colpiti è comparso un messaggio scritto in ucraino, in russo e in polacco in cui si diceva che i dati personali di tutti gli ucraini erano stati sottratti e resi pubblici su Internet. Il messaggio avvertiva di «avere paura e prepararsi al peggio» e tra le altre cose conteneva dei riferimenti ad alcuni territori contesi tra diversi paesi e all’UPA, l’ala militare dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini che nel periodo della Seconda guerra mondiale combatté per l’indipendenza dall’Unione Sovietica.

Secondo le prime analisi del servizio di sicurezza ucraino SBU, non sono stati diffusi dati personali e i contenuti dei siti non sono stati modificati.

Il governo ucraino ha detto che alcuni siti sono già stati ripristinati, mentre altri sono ancora offline per motivi di sicurezza. SBU ha aggiunto che nel 2021 nel giro di nove mesi aveva «neutralizzato» circa 1.200 attacchi informatici simili o tentativi di violazione, molti dei quali si ritiene siano stati compiuti dalla Russia, che da tempo cerca di rafforzare la propria influenza in Ucraina.

L’attacco è avvenuto il giorno dopo che gli Stati Uniti avevano avvertito del possibile rischio di un’imminente invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che da quasi due mesi sta ammassando decine di migliaia di soldati vicino al confine orientale ucraino. Negli ultimi giorni si erano tenuti colloqui tra Russia e Stati Uniti, con l’obiettivo di ridurre la tensione e scongiurare un intervento militare russo: i negoziati comunque non hanno portato a nulla di concreto.

– Leggi anche: Lo stallo fra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina