• Sport
  • Mercoledì 5 gennaio 2022

Quel che resta del derby d’Italia del basket

L'attesa partita di Serie A tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, il meglio del campionato, si è giocata tra assenze illustri dovute a contagi e infortuni

Virtus Bologna e Olimpia Milano un anno fa (Massimo Paolone/LaPresse)
Virtus Bologna e Olimpia Milano un anno fa (Massimo Paolone/LaPresse)

L’Olimpia Milano ha battuto 102-99 la Virtus Bologna nel recupero della tredicesima giornata della Serie A di basket. È stata una partita spettacolare e combattuta, con Milano che è stata in vantaggio fino all’ultimo quarto, prima di subire la rimonta della Virtus con le giocate decisive di Marco Belinelli e Milos Teodosic. Al supplementare Milano si è riportata avanti nel punteggio e ci è rimasta, rischiando però di subire un canestro da tre punti allo scadere che avrebbe mandato la partita al secondo supplementare. Grazie alla vittoria nello scontro diretto, Milano rimane prima in classifica e ora ha quattro punti di vantaggio sulla Virtus.

***

Olimpia Milano e Virtus Bologna, le due squadre più in forma della Serie A di basket italiana, giocano oggi alle 16 (in diretta su Rai 2) il recupero della giornata di campionato prevista il 26 dicembre ma rinviata per i numerosi contagi tra i giocatori. Da allora le due squadre ne hanno recuperati alcuni, altri invece risultano ancora positivi, motivo per cui entrambe si presenteranno al cosiddetto derby d’Italia azzoppate.

Le due squadre sono le più titolate del basket italiano, si sono spartite equamente gli ultimi quattro trofei nazionali e in questa stagione sono nettamente le due migliori del campionato, con 10 e 11 vittorie ciascuna su 12 partite disputate. Milano è la miglior squadra in difesa, Bologna la più offensiva. Sono quindi il meglio che il basket italiano ha da offrire in questo periodo — nonostante le assenze — e nelle ultime stagioni sono state costruite principalmente attorno a italiani e stranieri con esperienze in NBA.

Ettore Messina, uno degli allenatori europei più vincenti in attività, allena Milano da due anni, dopo essere stato per cinque stagioni l’assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs. Con Messina, che ha Gianmarco Pozzecco come vice, l’Olimpia è stata rifondata con l’arrivo di Gigi Datome e Nicolò Melli, due degli ultimi italiani in NBA, e gli stranieri Sergio Rodriguez, Shavon Shields, Malcolm Delaney e Kyle Hines, tra gli altri.

Gigi Datome e Marco Belinelli (Massimo Paolone/LaPresse)

Con Messina l’Olimpia ha vinto finora una Coppa Italia e una Supercoppa. La scorsa stagione è tornata a giocare le Final Four di Eurolega dopo 29 anni, venendo eliminata dal Barcellona in semifinale. In questa stagione il suo percorso in Europa è stato più complicato, con 6 sconfitte in 16 partite che però la tengono ancora ampiamente in corsa per i playoff.

L’Eurolega è il torneo continentale più ambito ma è anche semichiuso, perché organizzato da una lega privata che gestisce le partecipazioni. Anche se non vince lo Scudetto dal 2018, Milano ha il posto assicurato perché soddisfa i criteri di ammissione, a differenza della Virtus Bologna, vincitrice dell’ultimo Scudetto.

Anche la Virtus è allenata da un ex assistente NBA, Sergio Scariolo, vincitore del titolo con i Toronto Raptors da vice di Nick Nurse e campione del mondo con la Spagna nel 2019. Scariolo è a Bologna dalla scorsa estate, e lì ha trovato gli ex NBA Milos Teodosic e Marco Belinelli, quest’ultimo tornato alla Virtus per concludere la carriera nella squadra in cui è cresciuto. Quest’anno a loro si è aggiunto anche il ventenne Nico Mannion, italo-americano scelto dai Golden State Warriors nel 2020 e venuto in Italia per continuare a crescere.

Nico Mannion (Alfredo Falcone/LaPresse)

Nel 2016 — tredici anni dopo il fallimento del 2003 — la Virtus era stata retrocessa in A2 da sedicesima classificata in Serie A. Dalla stagione successiva, quella del ritorno nella massima serie, l’imprenditore veneto Massimo Zanetti, proprietario dello sponsor Segafredo, è il socio di maggioranza: con lui è partita la rifondazione.

Tre anni fa, allenata dal serbo Aleksandar Djordjevic, la Virtus ha vinto la Basketball Champions League, il terzo torneo per squadre di club della pallacanestro continentale. Ora, da vincitrice dell’ultima Serie A, gioca in Eurocup, il secondo torneo europeo dove attualmente è terza nel suo girone con 5 vittorie in 8 partite.

La partita in programma oggi al Mediolanum Forum di Assago sarà una sorta di rivincita dell’ultima Supercoppa, vinta dalla Virtus 90-84, e dell’ultima finale Scudetto, anche questa vinta dalla Virtus con un netto 4-0. A causa del crescente numero di contagi, però, si giocherà con il 35 per cento del pubblico e con le due squadre rimaneggiate.

Milano è quella messa peggio, dato che non gioca dal 19 dicembre e si è fatta una settimana di quarantena. È certa di non avere gli infortunati Shavon Shields, Dinos Mitoglou, Gigi Datome e anche Riccardo Moraschini, recentemente squalificato un anno per un complicato caso di doping. La presenza di altri quattro giocatori in isolamento (Ricci, Alviti, Tarczewski e Daniels) è in dubbio. La Virtus invece si è allenata con appena sette giocatori, certamente non avrà Kevin Hervey, Nico Mannion e Isaia Cordinier, mentre la presenza di altri tre giocatori risultati positivi negli ultimi giorni si conoscerà soltanto all’ultimo.