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  • Mercoledì 29 dicembre 2021

A Los Angeles una ragazza di 14 anni è stata uccisa per sbaglio dalla polizia

Mentre provava un vestito nel camerino di un negozio è stata colpita da un proiettile vagante sparato verso un uomo violento

Soledad Peralta e Juan Pablo Orellana Larenas, i genitori di Valentina Orellana-Peralta (AP Photo/Ringo H.W. Chiu)
Soledad Peralta e Juan Pablo Orellana Larenas, i genitori di Valentina Orellana-Peralta (AP Photo/Ringo H.W. Chiu)

Giovedì scorso, poco prima di mezzogiorno, a Los Angeles un poliziotto ha ucciso una ragazza di 14 anni che si provava alcuni vestiti nel camerino di un negozio nel distretto di North Hollywood. La ragazza, Valentina Orellana-Peralta, stava facendo shopping con la madre, mentre la polizia era entrata nel negozio per cercare un uomo sospettato di aver compiuto un’aggressione: i poliziotti lo hanno trovato e gli hanno sparato, ma un proiettile ha colpito la ragazza al petto, uccidendola.

Ieri i genitori della ragazza, Soledad Peralta e Juan Pablo Orellana Larenas, hanno fatto la prima conferenza stampa dopo l’incidente, chiedendo giustizia davanti al Dipartimento di polizia di Los Angeles, uno dei più grandi degli Stati Uniti e storicamente considerato tra i più violenti e problematici, accusato in svariate occasioni di uso sproporzionato della forza e razzismo. Il loro avvocato è Ben Crump, che ha già rappresentato le famiglie di note vittime della polizia in America, tra cui George Floyd, Ahmaud Arbery e Trayvon Martin.

Il capo della polizia di Los Angeles Michel Moore ha promesso indagini «complete, approfondite e trasparenti» sull’accaduto, e il procuratore generale della California, Rob Bonta, ha a sua volta avviato un’indagine.

Nel frattempo sono stati diffusi alcuni video e le registrazioni delle chiamate alla polizia, al 911: si sentono i dipendenti del negozio che chiedono alla polizia di intervenire per fermare un uomo armato che era entrato nel negozio e aveva iniziato a minacciare e attaccare i clienti. Il video, quello di sorveglianza del negozio, mostra l’uomo che entra con una bicicletta e successivamente spacca oggetti e picchia i clienti con un pesante lucchetto di metallo.

Ci sono anche i filmati delle videocamere integrate nelle divise degli agenti, che mostrano le fasi finali della sparatoria: si vede la polizia che arriva sul luogo con le pistole estratte e si avvicina all’uomo, mentre colpisce ripetutamente una donna, la terza aggredita, col grosso lucchetto di metallo che aveva in mano. In quel momento era posizionato di schiena davanti al camerino in cui si trovava Orellana-Peralta. Secondo il poliziotto, di cui si sente la voce nel video, la donna stava sanguinando. Si vede poi il poliziotto avvicinarsi all’uomo e sparargli tre colpi. L’uomo, un 24enne con precedenti penali che si chiamava Daniel Elena-Lopez, è morto sul colpo.

La donna picchiata col lucchetto è stata portata in ospedale, mentre Orellana-Peralta è morta poco dopo tra le braccia della madre. Era nata e cresciuta a Santiago, in Cile. Scrive il Los Angeles Times che aveva raggiunto gli Stati Uniti sei mesi fa, per andare a visitare una parente con la madre, e che stava preparando la documentazione necessaria per poter restare in modo permanente negli Stati Uniti. La polizia ha fatto sapere che l’agente che ha sparato è stato messo in congedo e ci resterà fino alla fine delle indagini.

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