Israele ha bombardato il porto della città siriana di Latakia, dice la stampa siriana

Una foto dei container in fiamme diffusa dall'agenzia di stampa siriana SANA (SANA via AP)
Una foto dei container in fiamme diffusa dall'agenzia di stampa siriana SANA (SANA via AP)

Martedì mattina la stampa siriana ha detto che poche ore prima Israele aveva compiuto un bombardamento aereo sul porto di Latakia, città costiera nell’ovest della Siria. L’agenzia di stato siriana Sana ha mostrato alcuni container in fiamme e sostenuto che contenessero olio per motore e pezzi di ricambio per auto e altri veicoli. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione che monitora da tempo quello che succede in Siria ed è molto critica con il regime di Bashar al Assad, i container avrebbero avuto però al loro interno armi e munizioni, che sarebbero detonate «in potenti esplosioni che si sono sentite in tutta la città di Latakia e nella sua periferia».

Israele, come di consuetudine, non ha commentato la notizia, né confermandola né smentendola. È comunque probabile che l’attacco sia stato compiuto da forze israeliane.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, Israele ha bombardato più volte obiettivi in Siria che considerava una minaccia alla propria sicurezza nazionale, per esempio armi dirette a Hezbollah, gruppo radicale libanese sciita nemico di Israele. Non è frequente però che gli attacchi siano diretti contro Latakia, una città a stragrande maggioranza alauita (cioè della stessa comunità di cui fa parte Assad), che anche nei momenti più duri della guerra era sempre rimasta saldamente sotto il controllo del regime siriano.

Se fosse confermato, sarebbe il secondo attacco israeliano di questo tipo in Siria nell’ultimo mese.