L’Antitrust britannico ha deciso che Meta deve vendere la piattaforma di gif Giphy, che aveva acquistato l’anno scorso

(Andre M. Chang/ZUMA Wire via ANSA)
(Andre M. Chang/ZUMA Wire via ANSA)

Martedì la Competition and Market Authority (CMA) – l’equivalente dell’Antitrust italiano – ha detto che Meta, la società che controlla Facebook, Instagram, WhatsApp e altri servizi, deve vendere Giphy, la popolare piattaforma per cercare e condividere GIF che Facebook aveva comprato circa un anno e mezzo fa. La decisione della CMA è il risultato di una lunga indagine, i cui risultati preliminari erano stati diffusi ad agosto.

Secondo la CMA, l’acquisizione di Giphy da parte di Meta limita la concorrenza tra le piattaforme di social media, perché può essere usata per negare o limitare l’accesso di altre piattaforme alle GIF di Giphy, generando invece più traffico verso Facebook, WhatsApp e Instagram. L’acquisizione, dice la CMA, ha portato anche alla rimozione dei servizi pubblicitari autonomi di Giphy, che avrebbero potuto competere con quelli di Meta. Per garantire una competizione più equa, ha concluso la CMA, Meta deve vendere Giphy a un’altra società.

È una decisione importante: è la prima volta che la CMA ordina a una grande azienda tecnologica come Meta di tornare indietro su un’acquisizione, e la sua indagine è solo una di altre attualmente in corso su acquisizioni di questo tipo. Meta, comunque, può fare appello contro la decisione (e sta considerando di farlo).