Negli Stati Uniti è stato autorizzato il vaccino di Pfizer-BioNTech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni

(Dinendra Haria/SOPA Images)
(Dinendra Haria/SOPA Images)

Venerdì la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa statunitense che si occupa anche della sicurezza e dell’approvazione dei farmaci, ha autorizzato la somministrazione del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Pfizer-BioNTech ai bambini di età compresa fra 5 e 11 anni. Significa che nei prossimi mesi circa 28 milioni di bambini che vivono negli Stati Uniti potranno ricevere un terzo della dose somministrata agli adulti, con due iniezioni a distanza di tre settimane.

Le vaccinazioni potrebbero iniziare mercoledì prossimo, dopo l’approvazione dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Prima dell’autorizzazione rilasciata dalla FDA, negli Stati Uniti la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech era autorizzata dai 12 anni in su, come attualmente è previsto in Europa.

Il 20 settembre Pfizer-BioNTech aveva diffuso i risultati dei test clinici condotti su circa 4.500 bambini. Secondo lo studio clinico, nelle fasi 2 e 3 (su 3), il vaccino era risultato “sicuro e ben tollerato” nei bambini tra i 5 e gli 11 anni, e aveva prodotto in loro una risposta immunitaria “sostenuta”, non inferiore a quella dei vaccinati con più di 12 anni. Rispetto a queste ultime, nella fascia tra i 5 e gli 11 anni è stata somministrata una dose inferiore, pari a un terzo rispetto a quella somministrata normalmente (10 microgrammi invece di 30).

L’amministrazione Biden ha fatto sapere che le vaccinazioni dei bambini saranno facilmente accessibili negli studi dei pediatri, nei centri sanitari comunitari, negli ospedali per bambini e nelle farmacie, con 15 milioni di dosi pronte per la spedizione.