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  • Mercoledì 27 ottobre 2021

Il primo coming out di un calciatore professionista in attività

Per Josh Cavallo, 21enne della squadra australiana dell'Adelaide United, «è possibile essere se stessi e giocare a calcio»

Josh Cavallo, in maglia gialla, durante una partita dello scorso maggio (Paul Kane/ Getty Images)
Josh Cavallo, in maglia gialla, durante una partita dello scorso maggio (Paul Kane/ Getty Images)

Il calciatore australiano Josh Cavallo ha fatto coming out, dicendo apertamente di essere gay: è il primo calciatore professionista in attività — anche se in un campionato minore come quello australiano — ad aver detto apertamente di essere gay, e in generale uno dei pochissimi calciatori ad averlo fatto. Lo ha detto mercoledì attraverso un post sui suoi profili social, condiviso assieme a un video pubblicato dalla sua squadra in cui dice di essere «finalmente a suo agio» a parlare di un argomento così personale. Nei principali campionati di calcio europei nessun calciatore in attività ha mai fatto sapere di essere omosessuale.

Cavallo gioca come centrocampista centrale nell’Adelaide United, una squadra della A-League, la prima divisione australiana. Ha 21 anni ed è stato nel giro delle nazionali giovanili del suo paese. Nei messaggi diffusi sui social media dice di aver «lottato con la sessualità per più di sei anni» e di aver «dovuto imparare a nascondere i sentimenti per sentirsi adatto al ruolo di calciatore professionista». Ha aggiunto di aver sempre sentito il bisogno di nascondersi per la vergogna di non poter fare quello che amava ed essere gay allo stesso tempo:

Crescere essendo gay e giocare a calcio erano due mondi che prima non si erano mai davvero incontrati. Ho vissuto la mia vita dando per scontato che di questo argomento non si sarebbe mai parlato.

Cavallo ha spiegato che con la sua esperienza vuole «ispirare e mostrare ad altre persone che è possibile essere se stessi e giocare a calcio». Ha detto di essere consapevole delle possibili ripercussioni negative del suo annuncio, ma di sperare che così possa far vedere ad altre persone che si identificano come LGBT+ che possono essere accolte in maniera positiva nel mondo del calcio: «Quello che voglio fare è giocare a calcio ed essere trattato allo stesso modo».

Circa quattro mesi fa Carl Nassib, giocatore di football americano dei Las Vegas Raiders, era diventato il primo professionista in attività nella National Football League (NFL) a fare coming out.

Attualmente ci sono pochissimi calciatori in attività apertamente gay, e nessuno di loro gioca nei principali campionati mondiali. Tra questi ci sono Collin Martin, che gioca nei San Diego Loyal, nel campionato americano di seconda divisione, e Phuti Lekoloane, che gioca in un campionato minore in Sudafrica (entrambi si possono considerare semi-professionisti). Altri giocatori professionisti invece avevano fatto coming out soltanto dopo essersi ritirati, come il tedesco Thomas Hitzlsperger, che aveva giocato nell’Aston Villa, nella Lazio e nel West Ham, o l’americano Robbie Rogers, ex giocatore del Leeds United.

Il primo calciatore australiano in attività a fare coming out era stato Andy Brennan, nel 2019: Brennan era stato un calciatore professionista dei Newcastle Jets, ma aveva fatto coming out da semi-professionista, dopo che aveva iniziato a giocare in squadre di campionati minori.

– Leggi anche: Il primo coming out nella storia della NFL