Lo sgombero del porto di Trieste

La polizia ha mandato via i manifestanti con cariche, idranti e lacrimogeni: il varco 4 era bloccato dai "no Green Pass" da venerdì

(ANSA/PAOLO GIOVANNINI)
(ANSA/PAOLO GIOVANNINI)

Lunedì mattina è stato sgomberato il presidio di manifestanti davanti al varco 4 del porto di Trieste, bloccato da venerdì da una protesta contro l’obbligo di Green Pass sul lavoro. La decisione di sgomberare il presidio è stata presa dalla Procura di Trieste e sul posto verso le 9 sono arrivate camionette della polizia che hanno usato anche idranti per liberare il varco. Ci sono stati scontri tra manifestanti e poliziotti, con questi ultimi che hanno effettuato alcune cariche per liberare il varco e hanno usato anche gas lacrimogeni. Verso le 11 il varco 4 è stato liberato e i manifestanti si sono spostati sull’altro lato della strada, in viale dei Campi Elisi. I circa 300 manifestanti iniziali qui sono stati raggiunti da altre persone, e in circa 2mila hanno iniziato a dirigersi verso il centro della città.

Il presidio del porto di Trieste era stato organizzato inizialmente da alcuni lavoratori portuali, organizzati in un Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (CLPT), ma era diventata ben presto un evento simbolico, a cui si erano aggregate prima decine e poi centinaia di manifestanti contrari al Green Pass che non avevano niente a che fare con il porto, e che spesso venivano da fuori Trieste. Lunedì, quando è iniziato lo sgombero, su 300 manifestanti presenti i portuali rimasti erano ormai poche decine, mentre gli altri venivano da fuori.

Nel corso del fine settimana la gestione del presidio era stata caratterizzata da una certa confusione: sabato sera la manifestazione era stata sciolta e gli organizzatori avevano detto che i portuali sarebbero tornati al lavoro già domenica, ma dopo un duro confronto interno gli organizzatori avevano fatto sapere di averci ripensato. Domenica si era anche dimesso Stefano Puzzer, il portuale leader del CLPT.

– Leggi anche: I portuali di Trieste non sanno se andare avanti

In ogni caso, benché i portuali avessero annunciato la settimana scorsa che avrebbero bloccato il porto, in realtà le attività non si sono mai davvero fermate, e anzi sono sempre proseguite a buon ritmo, sebbene con qualche rallentamento e disagio.