Giorgia Meloni dice di non conoscere la matrice dell’assalto alla sede romana della CGIL

Nonostante durante gli scontri di Roma siano stati arrestati anche Roberto Fiore e Giuliano Castellini, di Forza Nuova

Giorgia Meloni durante una conferenza stampa, Roma, 5 ottobre 2021 (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Giorgia Meloni durante una conferenza stampa, Roma, 5 ottobre 2021 (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Domenica 10 ottobre Giorgia Meloni ha partecipato all’incontro nazionale di Vox, partito di estrema destra spagnolo, anti-immigrazione e anti-femminista. Dopo aver parlato di «orgoglio nazionale», «patrioti», «identità», «dittatura del politicamente corretto», e dopo aver detto che la famiglia cosiddetta tradizionale «è sotto attacco» e che la «laicità dello stato viene usata come una clava contro i simboli del cristianesimo», Meloni, rispondendo ai giornalisti, ha commentato gli scontri durante il corteo “No Green Pass” di Roma e l’assalto alla sede romana della CGIL a cui hanno partecipato anche Roberto Fiore, fondatore del partito neofascista Forza Nuova, e Giuliano Castellino, capo romano dell’organizzazione neofascista.

Meloni, presidente di Fratelli d’Italia – partito di cui si è parlato nella recente inchiesta di Fanpage che, tra le altre cose, mostra i dirigenti locali inneggiare al fascismo con saluti romani e slogan mussoliniani – ha detto:

«È sicuramente violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione, sarà fascista, non sarà fascista, non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre»

In un successivo breve comunicato, Meloni ha espresso «totale vicinanza alle forze dell’ordine» e «piena solidarietà al segretario della CGIL, Maurizio Landini», che aveva commentato l’attacco parlando di violenza squadrista e fascista. Nel comunicato si parla anche di solidarietà ai «migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili».

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