Come si vota alle elezioni amministrative

Si eleggono i sindaci di 1.192 comuni e il presidente della Calabria: i seggi apriranno domenica alle 7 e chiuderanno lunedì alle 15

(LaPresse/Mauro Ujetto)
(LaPresse/Mauro Ujetto)

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre ci saranno le elezioni amministrative in moltissime città italiane. Sarà un voto dalle molte implicazioni nazionali, perché si vota anche per i sindaci delle quattro maggiori città italiane – Roma, Milano, Napoli e Torino – e per il presidente della Regione Calabria, e anche perché alcune forze politiche stanno attraversando momenti di difficoltà, in particolare Lega e Fratelli d’Italia, con le recenti inchieste giudiziarie e giornalistiche che le riguardano, e il Movimento 5 Stelle, che rischia di perdere le città che ha amministrato in questi anni. Di seguito abbiamo messo insieme le informazioni da sapere su come, quando e dove si vota al primo e al secondo turno, che sarà tra due settimane.

Quando

I seggi apriranno domenica alle 7 e chiuderanno alle 23, per poi riaprire alle 7 di lunedì e chiudere definitivamente alle 15. Gli eventuali ballottaggi si terranno con le stesse modalità tra due settimane, domenica 17 e lunedì 18 ottobre.

Come

Per votare bisognerà andare al proprio seggio – che si legge sulla tessera elettorale – con un documento di identità. Si può votare tracciando un segno sul nome del candidato o della candidata, e in questo caso il voto andrà solo a lui o a lei, oppure si può votare per una delle liste collegate, e in questo caso il voto andrà al candidato o alla candidata e anche al partito relativo. Nei comuni con più di 15mila abitanti si può fare un voto disgiunto, cioè votare per un candidato o una candidata e allo stesso tempo assegnare la propria preferenza a una lista avversaria. Se si vota per una lista, si può specificare una preferenza per uno o due candidati consiglieri, a patto che uno sia una donna e l’altro un uomo.

Nei comuni con più di 15mila abitanti vince al primo turno chi prende il 50 per cento più 1 dei voti validi. Se nessuno raggiunge questa soglia, i due candidati più votati andranno al secondo turno, e in quel caso vince chi prende la maggioranza dei voti.

Nei comuni con meno di 15mila abitanti, vince al primo turno chi prende la maggioranza dei voti. In caso di parità tra due candidati, si procederà con un ballottaggio al secondo turno. In caso di ulteriore parità, viene eletto il candidato più anziano tra i due.

In Calabria la legge elettorale regionale è proporzionale con premio di maggioranza, fissato al 55 per cento. Si può votare tracciando il nome sul candidato alla presidenza oppure tracciando un segno su una delle liste che lo sostengono: il voto disgiunto non è permesso, e non è previsto ballottaggio al secondo turno.

Dove

A questo giro di elezioni ci saranno 12.147.040 persone aventi diritto al voto (cioè tutte le persone che hanno compiuto 18 anni entro il 3 ottobre). Si voterà in 1.192 comuni, di cui 1.073 con meno di 15mila abitanti. Tra le città in cui si vota ci sono 6 capoluoghi di regione (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste) e 13 capoluoghi di provincia (Benevento, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese). Si voterà anche per le elezioni suppletive nei collegi della Camera di Siena e di Roma, quartiere di Primavalle.

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