Il Congresso statunitense ha evitato lo “shutdown”

La vicepresidente Kamala Harris entra nell'aula del Senato statunitense (AP Photo/Patrick Semansky)
La vicepresidente Kamala Harris entra nell'aula del Senato statunitense (AP Photo/Patrick Semansky)

Quando erano rimaste soltanto poche ore per farlo, il Congresso statunitense è riuscito a evitare lo “shutdown”, cioè la parziale chiusura delle attività del governo federale. Il Senato ha approvato un provvedimento che prevede che le attività del governo federale continuino a essere finanziate fino al 3 dicembre. La Camera ha fatto lo stesso poco dopo.
Il Senato (dove i Democratici hanno una maggioranza molto risicata, di un solo senatore) ha approvato il provvedimento con 65 voti a favore e 35 contrari. La Camera invece lo ha approvato con 254 voti a favore e 175 contrari.

Il rischio di arrivare allo “shutdown”, però, non era l’unico argomento di cui sta discutendo il Congresso, che sta attraversando una settimana definita da Vox «la più caotica corsa legislativa degli ultimi tempi».
Nel giro di pochi giorni, infatti, dovrà votare su un provvedimento che consenta agli Stati Uniti di ripagare i propri debiti, pena un default catastrofico, e su due delle più importanti iniziative legislative del presidente Joe Biden: un disegno di legge sulle infrastrutture e un ambizioso progetto di riforme economiche e sociali.

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