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  • Giovedì 9 settembre 2021

Il ritorno dei treni notturni in Europa

Fino a qualche anno fa erano considerati fuori moda ma adesso sono sempre più richiesti, soprattutto per questioni ambientali

La cuccetta di un treno notturno che collega Berlino a Vienna, passando attraverso la Polonia (Sean Gallup/ Getty Images)
La cuccetta di un treno notturno che collega Berlino a Vienna, passando attraverso la Polonia (Sean Gallup/ Getty Images)
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Negli ultimi tempi in Europa hanno ricominciato a essere più richiesti e frequentati i treni notturni, che permettono di spostarsi tra le città principali di diversi paesi viaggiando appunto di notte, dormendo in uno scompartimento dedicato. Molto diffusi fino ad alcuni decenni fa, e ancora associati da molti a un certo fascino novecentesco e letterario, secondo le compagnie ferroviarie che li gestiscono nel loro rinnovato successo c’entra sia il fatto che il treno inquini di meno rispetto all’aereo, sia il fatto che a causa della pandemia da coronavirus le persone si sentano più sicure a viaggiare in una cuccetta privata piuttosto che circondate da decine di altri passeggeri.

Varie compagnie pubbliche che offrono già la possibilità di viaggiare sui treni notturni hanno detto di voler migliorare ed espandere il servizio, mentre altre contano di ricominciare a farlo, e allo stesso tempo sono comparse anche alcune compagnie private che puntano a offrire un servizio più lussuoso.

Fino a qualche anno fa i treni notturni erano considerati fuori moda e quasi in via di estinzione, soprattutto per via della competizione dei voli delle compagnie low cost, che hanno permesso di collegare molte più città in tutta Europa, in tempi minori e con costi contenuti. Per dare l’idea, nel 2015 una portavoce delle Ferrovie tedesche (Deutsche Bahn, DB) aveva detto a DW che i treni notturni operati dalla compagnia – chiamati “City Night Line” – avevano portato a perdite per 31 milioni di euro, e per questo nel 2016 erano stati dismessi.

Dal 2017-2018 a oggi, però, la richiesta è aumentata sensibilmente e «c’è stato un boom dei treni notturni», ha detto al Wall Street Journal il portavoce delle Ferrovie austriache (Österreichische Bundesbahnen, ÖBB), Bernhard Rieder. ÖBB, che ha acquistato la flotta di materiali dismessi da DB e l’ha gradualmente modernizzata, ora gestisce 19 treni notturni “Nightjet”, come quello che collega Berlino a Vienna in circa 12 ore, o quello che porta da Monaco di Baviera a Roma in meno di 9 ore, entrambi con biglietti che solitamente vanno dalle poche decine di euro a meno di 200 a tratta.

Rieder ha detto che di recente, a causa della grande richiesta, anche compagnie ferroviarie che avevano abbandonato questo servizio hanno cominciato a collaborare con ÖBB per offrire treni di questo tipo, come il Zurigo-Amsterdam e il Monaco-Parigi, che saranno attivi dal prossimo dicembre.

A ogni modo, moltissimi dei passeggeri intervistati da DW, diretti a Vienna con un “Nightjet” in partenza da Berlino, hanno sottolineato come per loro sia cruciale il beneficio ambientale. Scegliere il treno anziché l’auto o l’aereo è considerato un gesto utile per ridurre le emissioni inquinanti e contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ed è peraltro incoraggiato dalla Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente dell’Unione Europea, che nel suo Green Deal prevede il potenziamento dei trasporti pubblici e su rotaia.

– Leggi anche: Il Green Deal europeo, spiegato bene

Prima della pandemia da coronavirus, l’aumento della richiesta per il trasporto su rotaia era stato motivato dalla cosiddetta flygskam, letteralmente la “vergogna di volare”, legata alla consapevolezza dell’inquinamento prodotto dagli aeroplani.

Adesso sui treni notturni viaggiano persone di ogni tipo e fascia d’età, ha spiegato Rieder: da famiglie e giovani che sono disposti a fare un viaggio un po’ più lungo per tutelare l’ambiente, a persone che viaggiano per lavoro e che vogliono risparmiare i disagi che comporta un viaggio in aereo, come il traffico per arrivare in aeroporto e il doversi presentare in largo anticipo per i controlli. Tra le altre cose, «coi treni notturni si può sfruttare la notte per dormire e risparmiare i soldi che si sarebbero spesi per un hotel», ha detto al Wall Street Journal Meike Quentin, direttore della comunicazione del servizio Alpen-Sylt Nachtexpress, che collega varie città tedesche e Salisburgo (in Austria) all’isola tedesca di Sylt, a ovest della Danimarca.

Anche il treno notturno Alpen-Sylt viene peraltro pubblicizzato come un servizio che offre «zero stress, zero ingorghi stradali e le emissioni più leggere in termini di carbon footprint», ovvero le emissioni di gas serra.

(Dal sito dell’Alpen-Sylt Nachtexpress)

Ad aprile la Camera bassa del Parlamento francese ha approvato in prima lettura una legge che impone alle compagnie aeree di abolire i voli interni che collegano due città tra le quali esiste già un’alternativa via treno inferiore a 2 ore e 30 minuti. Anche in Germania la candidata cancelliera per i Verdi, Annalene Baerbock, ha proposto di limitare i voli a corto raggio.

Perché i treni notturni diventino un servizio davvero competitivo rispetto all’aereo, in ogni caso, le varie compagnie dovrebbero ampliare ancora di più l’offerta delle tratte e ammodernare le cuccette, installando letti più comodi e servizi ritenuti ormai essenziali, come il Wi-Fi. ÖBB per esempio ha fatto sapere che dal dicembre del 2022 saranno operativi 33 nuovi treni in cui ogni compartimento sarà dotato di doccia e wc privato, e ha detto che in futuro aprirà nuove tratte sia in collaborazione con DB, sia con le Ferrovie federali svizzere (Schweizerische BundesBahnen) che con la società nazionale delle ferrovie francesi (Société Nationale des Chemins de fer Français).

Allo stesso tempo, sono nate anche alcune startup che hanno l’obiettivo di offrire un servizio ancora superiore, come la francese Midnight Trains, che conta di far viaggiare il suo primo treno nel 2024 e di collegare negli anni successivi varie città del continente, tra cui Edimburgo, Madrid e Barcellona. Midnight Trains dice di non voler offrire un servizio di lusso, come quello del celebre Orient Express, ma piuttosto un «hotel su ruote», che sia un modo «più confortevole e sostenibile di viaggiare».

Romain Payet, uno dei co-fondatori della startup, ha detto al Wall Street Journal che se si vuole convincere i viaggiatori a smettere di viaggiare in aereo bisogna «alzare gli standard dei treni notturni» per migliorare la privacy, la sicurezza e l’esperienza di chi viaggia. L’altro co-fondatore, Adrien Aumont, intervistato dal Guardian, ha aggiunto che Midnight Trains vuole «rendere un volo da 90 minuti una cosa del passato».

– Leggi anche: Il ritorno dei tram nelle città europee