Il presidente del Ruanda non è per niente contento della sconfitta dell’Arsenal

«Non possiamo scusare né accettare la mediocrità. Una squadra deve essere costruita con l’obiettivo di vincere, vincere, vincere».

(Andrew Renneisen/Getty Images)
(Andrew Renneisen/Getty Images)

Paul Kagame, che dal 2000 è presidente del Ruanda, ha espresso su Twitter la sua frustrazione riguardo alla sconfitta subita dall’Arsenal – storica squadra di calcio che gioca nella Premier League, cioè la Serie A del campionato inglese – da parte del Brentford, una squadra appena promossa in prima divisione dopo 74 anni di assenza. Con un risultato piuttosto sorprendente, venerdì sera nella prima giornata di campionato il Brentford ha battuto l’Arsenal 2 a 0.

Dal 2018 il governo del Ruanda ha un controverso contratto di sponsorizzazione dell’Arsenal, del valore di circa 30 milioni di sterline (circa 35 milioni di euro), che prevede che sulle maniche della divisa della squadra compaia un logo che dice “Visit Rwanda” (visita il Ruanda). Per questo Kagame commenta spesso pubblicamente i risultati della squadra, di cui è tifoso. In questo caso ha scritto:

Non possiamo scusare né accettare la mediocrità. Una squadra deve essere costruita con l’obiettivo di vincere, vincere, vincere.

In altri messaggi pubblicati venerdì sera, Kagame ha poi chiesto «un piano che funzioni davvero» e si è lamentato del fatto che «i tifosi non meritano di doversi abituare a questa situazione». L’Arsenal è una delle squadre più note del mondo e una delle più vincenti della storia della Premier League – ha vinto 13 campionati, meno solo del Liverpool (19) e del Manchester United (20) –: negli ultimi anni tuttavia ha avuto risultati molto deludenti, non vince un campionato dal 2004 e lo scorso anno è arrivato ottavo in Premier League.

La sponsorizzazione dell’Arsenal da parte del governo del Ruanda ha ricevuto e continua a ricevere molte critiche, ma il governo sostiene che si ripaghi da sola grazie alle entrate del settore turistico.

Dalla fine del genocidio in Ruanda, Kagame è considerato una specie di “salvatore” del paese e ha molti legami con i paesi occidentali ma è da tempo accusato di autoritarismo e violazione dei diritti umani. Secondo diverse testimonianze e ricostruzioni, inoltre, non sarebbe corretto attribuirgli il merito della fine dei massacri.