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  • Lunedì 28 giugno 2021

Una nuova sconfitta per l’estrema destra francese

Ai ballottaggi delle elezioni regionali è andata peggio del previsto e non ha vinto in nessuna regione

(EPA/LUDOVIC MARIN/ANSA)
(EPA/LUDOVIC MARIN/ANSA)

Domenica in Francia si sono tenuti i ballottaggi delle elezioni regionali. Nelle tredici regioni continentali in cui si è votato (si votava anche in quattro territori d’oltremare) sono stati riconfermati tutti i governatori uscenti, espressi dai Repubblicani, di centrodestra, dai Socialisti, di centrosinistra più il governatore della Corsica, indipendente.

Il principale sconfitto invece è stato il Rassemblement National, il principale partito di estrema destra, guidato da Marine Le Pen, che dopo un risultato deludente al primo turno ha perso anche nella regione di Provence-Alpes-Côte-d’Azur, dove il suo candidato Thierry Mariani era riuscito ad arrivare primo presentandosi al ballottaggio da favorito: sarebbe stata la prima, storica vittoria del Rassemblement National a un’elezione regionale. Mariani è stato invece sconfitto dal governatore uscente Renaud Muselier, dei Repubblicani, che ha vinto con un distacco di 15 punti.

L’altro grande sconfitto è En Marche, il partito del presidente in carica, Emmanuel Macron: a livello nazionale i candidati che sosteneva hanno ottenuto meno del 10 per cento, ancora meno di quanto raccolto nel primo turno. «Queste elezioni regionali rappresentano una vittoria del “vecchio mondo”», ha sintetizzato Le Monde sottolineando le vittorie dei partiti istituzionali, che negli ultimi anni sono rimasti ai margini della politica nazionale.

Politico fa notare che una vittoria di Mariani sarebbe stata molto utile a Le Pen in vista della campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2022, i cui sondaggi la danno più o meno a pari merito con Macron. Ma dalla serata di domenica è emersa un’altra potenziale minaccia per Le Pen e Macron. Il governatore della Hauts-de-France, Xavier Bertrand, è stato rieletto ottenendo più del doppio dei voti del suo sfidante del Rassemblement National. Nel suo discorso di ringraziamento, Bertrand ha ribadito la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali con i Repubblicani: al momento i sondaggi lo danno intorno al 15 per cento.

Nelle altre regioni non ci sono state sorprese: il Partito Socialista è riuscito a rieleggere i suoi governatori uscenti in Bourgogne-Franche-Comté, in Bretagna, nel Centre-Val de Loire, nel Nouvelle-Aquitaine e in Occitania. Oltre alla vittoria di Bertrand in Hauts-de-France, i Repubblicani e i candidati da loro sostenuti hanno vinto anche in Auvergne-Rhône-Alpes, nel Grand Est, nei Pays de la Loire, in Normandia e nell’Île-de-France.

Diversi giornali francesi hanno sottolineato la forte astensione: ha votato circa un terzo dei francesi, una percentuale molto simile a quella del primo turno. Alle precedenti elezioni regionali del 2015 aveva votato al primo turno il 41,59 per cento degli aventi diritto, mentre al secondo turno il 50,09 per cento.