Oscar di Montigny ha rinunciato a candidarsi a sindaco di Milano con il centrodestra

Sembrava fosse stato raggiunto un accordo sul suo nome, ma alla fine era rimasta solo la Lega a sostenerlo

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

L’imprenditore Oscar di Montigny ha annunciato di aver rinunciato a candidarsi a sindaco di Milano con il centrodestra. Le elezioni si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre e il centrodestra non ha ancora scelto chi candidare a Milano, dopo che i tentativi di convincere l’ex sindaco Gabriele Albertini non avevano avuto successo, soprattutto a causa delle divergenze tra i partiti che compongono la coalizione: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Negli ultimi giorni sembrava che i partiti avessero raggiunto un accordo su di Montigny, che ha 51 anni, è un dirigente di Banca Mediolanum e non ha esperienze politiche. Mercoledì in un’intervista a Sky TG 24 e poi in un post su Facebook, di Montigny ha però annunciato la sua rinuncia. Ha detto di avere chiesto un incontro con i leader del centrodestra per discutere della sua candidatura, senza ottenerlo:

«La mia riserva non ho più dovuto scioglierla. Dopo un po’ di tempo in cui ho chiesto di poter avere un confronto con i leader della coalizione per poter condividere idee e programmi, questo confronto non è avvenuto. Il tempo secondo me è maturato, non ci sono più a mio parere le condizioni. Non è che mi ritiri o mi sfili, non ero un candidato. Ero certamente una persona che aveva dato disponibilità a considerare la cosa e avevo lavorato duramente, però credo che la scelta giusta sia questa»

La candidatura di di Montigny era sostenuta soprattutto dal leader della Lega, Matteo Salvini, che aveva espresso esplicitamente la sua preferenza per un candidato che non fosse un politico e che provenisse dalla società civile. C’erano invece più dubbi da parte di Forza Italia, tanto che Silvio Berlusconi lo scorso fine settimana, intervenendo telefonicamente a una convention del partito, aveva detto di stare ancora cercando il candidato per Milano.

In un’intervista al Corriere della Sera, di Montigny ha parlato della discussione tra i partiti del centrodestra sulla sua possibile candidatura paragonando la situazione in cui si è trovato a un viaggio in nave:

«Non significa che avrei accettato ma che sarei potuto andare dai miei figli e dirgli che sarei partito per un viaggio. Loro mi avrebbero chiesto: come parti? Con una caravella? Con un zattera? O con una nave da guerra? Gli avrei detto: “Ragazzi sono con una zattera, fatevi il segno della croce” oppure gli avrei detto “state tranquilli, salpo con una super nave da guerra e 10 ammiraglio, ci vediamo tra cinque anni”. E siccome non so con che nave sarei partito, la questione non c’è più»

– Leggi anche: I 90 anni di ATM, l’azienda dei trasporti di Milano