
Il governo palestinese ha deciso di annullare l’accordo con Israele per ricevere 1,4 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus. Secondo l’autorità nazionale palestinese, le prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech ricevute da Israele avevano una data di scadenza troppo ravvicinata rispetto a quella prevista negli accordi.
Venerdì Israele e il governo palestinese avevano annunciato un accordo per uno scambio di dosi: Israele avrebbe inviato 1,4 milioni di dosi di Pfizer-BioNTech ai palestinesi che in cambio avrebbero restituito lo stesso numero di dosi entro la fine dell’anno. «Ci avevano detto che la scadenza era a luglio o agosto, una data che ci avrebbe concesso tempo sufficiente per usarli», ha spiegato ai giornalisti la ministra della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese, Mai al-Kaila. «Ma la scadenza si è rivelata essere a giugno. Non c’è abbastanza tempo per usarli, quindi li abbiamo rifiutati».
Israele è uno dei paesi che hanno iniziato la campagna vaccinale con più rapidità grazie a un accordo per la fornitura di dosi con Pfizer-BioNTech. Al momento il 63 per cento degli israeliani ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Secondo funzionari palestinesi, circa il 30% dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, dove abitano 5,2 milioni di persone, ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
(Fatima Shbair/Getty Images)- Italia | 22 Settembre 2023
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