
Nella notte tra domenica e lunedì, verso le 2 del mattino, un’auto su cui viaggiavano tre migranti è stata inseguita e attaccata nella zona agricola nei pressi di San Severo, in Puglia, vicino all’insediamento di migranti che i suoi abitanti hanno soprannominato “Gran Ghetto”. Durante l’inseguimento, da un’altra vettura è stato sparato almeno un colpo di fucile, che ha infranto il lunotto posteriore dell’auto su cui viaggiavano i migranti e ferito due delle tre persone a bordo. I migranti sono fuggiti a piedi attraversando i campi; uno di loro è stato soccorso in ospedale per le ferite e le escoriazioni riportate.
Il noto attivista e sindacalista Aboubakar Soumahoro, che da anni lavora per cambiare le condizioni delle persone migranti e dei lavoratori, ha segnalato che si tratta del «secondo attentato nel giro di 48 ore». Due sere fa, infatti, una banda di quattro persone aveva tentato di rubare del gasolio da una cisterna del centro di accoglienza che sorge vicino al Gran Ghetto, minacciando un altro gruppo di migranti. Non è chiaro se i due episodi siano collegati.
(Dal profilo Twitter di Aboubakar Soumahoro)Qui, nel giorno della Festa della Liberazione, dei criminali hanno sparato ai nostri compagni. Ora BASTA! Ci vediamo a Roma. Chiediamo a tutti di fare girare la notizia e di sostenerci affinché questo attacco allo Stato non sia invisibile. pic.twitter.com/JajpeNAGwj
— Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum) April 26, 2021