A Baghdad 82 persone sono morte per un incendio in un ospedale

A causarlo sarebbe stata l'esplosione di una bombola di ossigeno in un reparto di terapia intensiva dedicato ai malati di COVID-19

L'ospedale di Baghdad, in Iraq, dove è scoppiato un incendio la sera del 24 aprile 2021 (AP Photo, La Presse)
L'ospedale di Baghdad, in Iraq, dove è scoppiato un incendio la sera del 24 aprile 2021 (AP Photo, La Presse)

Sabato è scoppiato un incendio in un ospedale di Baghdad, in Iraq, e 82 persone sono morte, ha detto il ministero dell’Interno iracheno. Almeno altre 110 persone sono state ferite. Secondo la Commissione per i diritti umani, un’organizzazione umanitaria, tra i morti ci sono 28 persone malate di COVID-19 che respiravano grazie a ventilatori.

L’incendio è avvenuto nell’ospedale Ibn Khatib, dove erano ricoverate molte persone malate di COVID-19. Secondo le fonti di Reuters la causa dell’incendio sarebbe stata l’esplosione di una bombola di ossigeno. Kadhim Bohan, capo del Corpo di Difesa Civile iracheno, ha detto all’agenzia di stampa di stato INA che l’incendio è cominciato in un reparto di terapia intensiva. A dicembre era successa una cosa simile in Turchia: 9 persone erano morte in un ospedale per l’esplosione di un ventilatore polmonare. Il 23 aprile invece 15 persone sono morte per un incendio in un reparto di terapia intensiva di Mumbai, in India.

In Iraq dall’inizio della pandemia sono stati registrati più di un milione di casi di contagio da coronavirus e più di 15mila morti. La campagna di vaccinazione del paese è cominciata a marzo.

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