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  • Sabato 10 aprile 2021

La Russia si sta preparando a una nuova invasione in Ucraina?

Nelle ultime due settimane ha ammassato truppe e mezzi militari nei pressi del confine ucraino come non accadeva dall'inizio della guerra

(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
(AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Nelle ultime due settimane è tornata ad aumentare la tensione sul confine fra Russia e Ucraina, due paesi in guerra dal 2014 in seguito all’invasione russa della Crimea e al conflitto iniziato tra militari ucraini e milizie filorusse nell’Ucraina orientale. Osservatori indipendenti in Russia e nei paesi occidentali hanno notato che da giorni l’esercito russo sta ammassando truppe e mezzi militari non lontano dal confine ucraino, tanto che si parla apertamente della possibilità di una nuova invasione.

Il governo russo non ha smentito l’ipotesi: venerdì il portavoce del presidente russo Vladimir Putin ha incolpato l’Ucraina per l’aumento delle tensioni e fatto sapere che la Russia «non rimarrà a guardare» nel caso di una «catastrofe umanitaria». Giovedì uno dei principali collaboratori di Putin, Dmitry Kozak, aveva detto esplicitamente che la Russia interverrà militarmente per difendere gli ucraini di etnia russa in caso di offensive dell’esercito ucraino.

Negli ultimi anni le ostilità fra Russia e Ucraina non si sono mai davvero interrotte, anche se ci sono stati lunghi periodi di minore intensità. Era già successo che un aumento delle truppe russe al confine ucraino causasse timori di una nuova invasione, ma la quantità degli spostamenti degli ultimi giorni sta dando maggiore concretezza alle preoccupazioni degli osservatori. «Al momento la Russia dispone di un numero di truppe sul confine ucraino superiore a qualsiasi periodo successivo al 2014», ha detto due giorni fa la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Si stima che al momento dell’invasione dell’Ucraina orientale fossero presenti al confine più di 25mila soldati appartenenti a milizie filorusse o corpi speciali dell’esercito.

Gli Stati Uniti non sono gli unici ad aver notato inusuali movimenti nei pressi del confine ucraino. Un gruppo di blogger russi indipendenti che si fa chiamare Conflict Intelligence Team (CIT) ha scritto sul sito di news russo The Insider di avere analizzato filmati e fotografie sui social network e di avere individuato spostamenti di carrarmati, artiglieria pesante e mezzi di contraerea. «Non vedevamo un dispiegamento del genere dalle fasi più critiche della guerra fra 2014 e 2015», ha aggiunto il CIT. Un altro report dell’osservatorio indipendente Janes pubblicato l’8 aprile parla più nello specifico di 14 unità di terra russe arrivate negli ultimi giorni sul confine ucraino.


 

Sembra che molte truppe si stiano radunando in particolare a Voronezh, una città russa che si trova a circa 300 chilometri dal confine con l’Ucraina, ed è piuttosto distante sia dalla capitale Kiev che dai territori controllati dalle milizie filorusse, cioè le regioni di Donetsk e Luhansk.

Diversi esperti ritengono che una nuova invasione non sia imminente, ma non la escludono dalle opzioni a disposizione del governo russo. «Credo ancora che sia una dimostrazione di forza e un modo per mandare dei messaggi, ma ovviamente nessuno esclude la possibilità che possa trasformarsi in qualcosa di più serio», ha detto a Foreign Policy Andrea Kendall-Taylor, analista esperta di Russia ed ex funzionaria dell’intelligence statunitense.


Michael Kofman, analista per la società statunitense di consulenza nel settore della sicurezza CNA, ha detto al New York Times che a suo dire la Russia sta esercitando una forma di «diplomazia coercitiva» e provando a raggiungere uno scopo strategico con una dimostrazione di forza (anche se al momento non è chiaro quale sia lo scopo in questione, aggiunge Kofman).

Sia per la Russia sia per l’Ucraina gli ultimi mesi sono stati molto tesi dal punto di vista del dibattito interno. La popolarità di Putin si è ridotta visibilmente dopo le proteste di massa causate dall’arresto del dissidente Alexei Navalny e dalla criticata gestione della pandemia da coronavirus.

– Leggi anche: Alexei Navalny ha fatto sapere di essere «gravemente malato»

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato molto criticato per la gestione della pandemia – negli ultimi giorni l’Ucraina ha raggiunto il numero di contagi più alto di sempre – mentre Zelensky ha intensificato le sue critiche nei confronti della Russia, chiudendo alcuni canali televisivi filorussi e ribadendo l’intenzione di chiedere di entrare nella NATO.