Una canzone di Rufus Wainwright

Pranzi di Natale in famiglia che uno vorrebbe frequentare

(Photo by Joe Scarnici/Getty Images)
(Photo by Joe Scarnici/Getty Images)

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Gli Isley Brothers, leggendaria band di soul/pop di Cincinnati di cui basterebbe Harvest for the world per renderli degni essere ricordati in eterno, hanno fatto una canzone con Snoop Dogg a 62 anni dal loro primo disco, con Ronald Isley che ha 80 anni.
Se volete sentire qualcosa di jazz cantato particolare e molto cool, Esperanza Spalding ha pubblicato una suite di tre canzoni.

One man guy
Sapete quelle serie/reality che raccontano famiglie di celebrities? Di solito sono celebrities un po’ kitsch, e questo rende le serie attraenti e circensi. Mi chiedo cosa sarebbe dedicarne una a una famiglia di noiosi intellettuali che passano le puntate in conversazioni piene di ammiccamenti, citazioni colte, name dropping e battute che per metà non capiremmo.

I Wainwrights, per esempio. Già il nome spacca.
Loudon è il patriarca, sta per compiere 75 anni, la sua compagna è Susan Morrison, caporedattore al New Yorker. Il padre di Loudon, Loudon pure lui, newyorkese, era scrittore e giornalista, con ruoli importanti nella rivista Life, dove si occupò anche di missioni spaziali e fu amico di astronauti. Il Loudon vivente e 75enne ha una sorella, Sloan, che fa la cantautrice come lui, ma lui è molto più importante e famoso: ha fatto 24 dischi ed è vedovo di un’altra cantautrice famosa, canadese, Kate McGarrigle. Prima di morire di cancro Kate fece un concerto alla Royal Albert Hall, insieme ai loro due figli Rufus e Martha, cantautori anche loro. Martha ha 45 anni, è di Montreal, e ha due figli che si chiamano Francesca e Arcangelo. Rufus ha 48 anni, è quello che a oggi ha avuto più successo di tutti facendo dischi pop, opere, colonne sonore. Ha sposato un curatore artistico tedesco e hanno una bambina di dieci anni, Viva Katherine, insieme alla figlia di Leonard Cohen.
Pensate al pranzo di Natale.

“Per raccontare Rufus Wainwright ci vorrebbero almeno tre pagine. Figlio di un celebrato cantautore folk, Loudon, e di una madre cantante anche lei (come Martha, sua sorella). Nato nello stato di New York, ma vissuto a lungo in Canada prima di tornare a Manhattan. Dichiaratamente gay e piuttosto fiero di esserlo da quando era ragazzino (e fu violentato a Londra a 14 anni). Gran musicista, soprattutto al pianoforte, e inventore di uno stile tutto suo, fatto di canzoni pop con un debole per l’opera e l’enfasi melodrammatica (una via di mezzo tra Billy Joel e Sarah Vaughan), adorato da molti suoi colleghi senza aver mai svoltato con le vendite, innamorato di citazioni colte e riferimenti religiosi. In estrema sintesi”.
(da Playlist)

I’m gonna bathe and shave and dress myself
And eat solo every night
Unplug the phone, sleep alone
Stay way out of sight
Sure it’s kinda lonely
Yeah it’s sort of sick
Being your own one and only
Is a dirty selfish trick

Poi una volta lo vidi al Conservatorio di Milano e ne ebbi qualche delusione, ma questa canzone del 2001 si salva sempre: e indovinate chi l’ha scritta.

“Era una canzone di suo padre Loudon, scritta come inno alla solitudine maschile. Nella versione di Rufus divenne anche un proclama fiero della propria omosessualità: “people will know when they see this show the kind of a guy I am”. Il coro del refrain è spettacolare, e lo canta anche sua sorella Martha”

‘Cause I’m a one man guy in the morning
Same in the afternoon
One man guy when the sun goes down
I whistle me a one man tune


One man guy su Spotify
One man guy su Apple Music
One man guy su YouTube