Cosa succederà alla musica dal vivo

Secondo chi la farà, organizzando i tour degli artisti e ospitandoli nei propri locali

di Martino Biondani

Un concerto organizzato in Nuova Zelanda nel febbraio del 2021. (Mark Tantrum/Getty Images)
Un concerto organizzato in Nuova Zelanda nel febbraio del 2021. (Mark Tantrum/Getty Images)

Una delle prime attività a chiudere per via della pandemia da coronavirus è anche una di quelle che per evidenti ragioni hanno avuto meno possibilità di adattarsi e reinventarsi in mezzo ai pressoché costanti divieti sugli assembramenti. La musica dal vivo di fatto è ferma da oltre un anno e soltanto in questi mesi ha iniziato a vedere una via d’uscita, seppure ancora indefinita. Martino Biondani ha chiesto considerazioni, spiegazioni e ipotesi a Paola Zukar, manager di artisti come Marracash, Fabri Fibra e Madame, e ad Andrea Pontiroli, gestore della Santeria, noto locale di musica dal vivo a Milano.

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Questo e gli altri articoli della sezione Il coronavirus e il mondo della cultura sono un progetto del corso di giornalismo 2020/2021 del Post alla scuola Belleville, pensato e completato dagli studenti del corso.