Sono state arrestate 14 persone nell’inchiesta sull’azienda sanitaria di Reggio Calabria, che il governo aveva sciolto due anni fa per possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta

(ANSA/ CARABINIERI)
(ANSA/ CARABINIERI)

Martedì mattina i carabinieri del ROS (Raggruppamento operativo speciale) hanno arrestato 14 persone tra Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna, nell’ambito di un’inchiesta su possibili condizionamenti della ‘ndrangheta nell’operato dell’Azienda sanitaria provinciale (ASP, l’equivalente di una ASL) di Reggio Calabria.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, traffico di influenze illecite in concorso, e per tutti i reati contestati c’è l’aggravante del metodo mafioso.

L’ASP di Reggio Calabria era stata sciolta 2 anni fa dal governo ed era stata affidata a una commissione straordinaria, dopo che erano state scoperte interferenze nella gestione, gare d’appalto anomale e proroghe inspiegabili nell’affidamento degli appalti per servizi e forniture. L’ASP era stata coinvolta in diversi scandali e aveva debiti per 200 milioni di euro.