I nuovi colori delle regioni, da lunedì

Friuli Venezia Giulia e Veneto passano in area arancione, mentre la Campania diventa area rossa, Lombardia e Piemonte in arancione “rafforzato”

(LaPresse - Claudio Furlan)
(LaPresse - Claudio Furlan)

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le nuove ordinanze sui colori delle regioni a partire dal prossimo lunedì 8 marzo. Friuli Venezia Giulia e Veneto passano in area arancione, mentre la Campania passa in zona rossa. La Lombardia rimane in area arancione “rafforzata”, passaggio avvenuto oggi in seguito a un’ordinanza del presidente Attilio Fontana, e diventa dello stesso colore anche il Piemonte.

Sono quindi in area rossa: Campania, Basilicata e Molise. In area arancione ci sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Abruzzo, Umbria e le province autonome di Bolzano e Trento. In area gialla: Valle d’Aosta, Liguria, Lazio, Calabria, Puglia e Sicilia. Alcune province sono area rossa in seguito a ordinanze regionali. La Sardegna rimane invece in area bianca.

Da lunedì 8 marzo, in Emilia-Romagna, entreranno in area rossa le province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna in seguito a un’ordinanza regionale. Già da giovedì 4 marzo erano in area rossa tutti i comuni della città metropolitana di Bologna e della provincia di Modena.

Le regole per le aree di rischio sono rimaste pressoché invariate dopo l’introduzione del nuovo decreto del presidente del Consiglio, firmato da Mario Draghi il 2 marzo e in vigore da domani, sabato 6 marzo, fino al 6 aprile.

È confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina e l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto. Resta il divieto di spostamento tra le regioni, indipendentemente dal colore assegnato, almeno fino al 27 marzo. Sono come sempre consentiti gli spostamenti tra regioni per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. In area arancione, come prima, è possibile fare visita a una sola casa (di chiunque, amici o parenti), una volta al giorno, dalle 5 alle 22, all’interno dello stesso comune, mentre in area gialla all’interno della regione.

Nelle regioni gialle e arancioni in cui siano stati rilevati oltre 250 casi settimanali di contagi da coronavirus ogni 100mila abitanti, il decreto permette ai presidenti di regione di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado e di introdurre forme didattica a distanza.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato che “l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in DAD (didattica a distanza, ndr) al 100 per cento, per 15 giorni”. La DAD sarà applicata in diverse altre regioni, con modalità in via di definizione in queste ore e che saranno formalizzate dai presidenti di regione con nuove ordinanze.

In zona gialla bar e ristoranti possono aprire dalle 5 alle 18: il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, ma i ristoranti possono restare aperti fino alle 22 per l’asporto, mentre la consegna a domicilio non ha limiti di orario. In zona arancione e rossa bar e ristoranti non possono fare servizio al tavolo, ma è consentito l’asporto fino alle 18 nei bar e fino alle 22 nei ristoranti. Anche in questo caso non ci sono limiti alla consegna a domicilio.

In zona gialla e arancione tutti i negozi possono restare aperti mentre nelle zone rosse possono farlo solo quelli che vendono prodotti considerati essenziali, come farmacie, alimentari, ferramenta. Nelle zone rosse saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Continuano a essere chiusi in tutta Italia i centri commerciali nei fine settimana, e restano sempre chiusi palestre, piscine e impianti sciistici, così come sono vietati gli sport di contatto e di squadra.

A Castellammare di Stabia il sindaco ha firmato un’ordinanza che introduce un’inedita “zona rossa rafforzata”: tra i principali provvedimenti c’è il divieto di circolare sul territorio comunale per i giovani dai 14 ai 24 anni. I minorenni che si spostano per motivi di necessità o salute dovranno presentare una certificazione firmata dai genitori o dai tutori. L’ordinanza rimarrà in vigore fino a domenica 14 marzo. «Ho concertato diversi provvedimenti con i Comuni a noi limitrofi affinché l’area di azione e di incisioni risulti quanto più efficace possibile», ha scritto su Facebook il sindaco Gaetano Cimmino.