Dove e come chiudono le scuole

In tutte le zone rosse, e a certe condizioni anche nelle zone gialle e arancioni

(ANSA / Mourad Balti Touati)
(ANSA / Mourad Balti Touati)

Una delle questioni più dibattute del nuovo DPCM approvato martedì dal governo è la possibile chiusura delle scuole. Il decreto prevede che nelle zone rosse, quelle a maggior rischio epidemiologico, siano chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido. Per quanto riguarda le zone gialle e arancioni il decreto fa una distinzione tra le situazioni in cui le scuole devono essere chiuse, come nelle zone rosse, e quelle in cui possono essere chiuse, su decisione dei presidenti di regione.

La distinzione non è chiarissima e probabilmente sarà spiegata meglio nei prossimi giorni dal governo nelle solite risposte alle domande più frequenti (FAQ).

Nel decreto è scritto infatti che nelle zone gialle e arancioni la chiusura di tutte le scuole «è disposta» dai presidenti delle regioni e delle province autonome. La chiusura può riguardare sia tutta la regione che singole province o comuni nelle aree in cui siano state adottate misure più stringenti per via della gravità delle varianti del virus «connotate da alto rischio di diffusività o da resistenza al vaccino o da capacità di indurre malattia grave».

Sempre nelle zone gialle e arancioni, la chiusura di tutte le scuole «può essere disposta» dai presidenti delle regioni e delle province autonome in tutte le aree in cui siano stati rilevati oltre 250 casi settimanali di contagi da coronavirus ogni 100mila abitanti, oppure «in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico».

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In sintesi quindi i presidenti di regione dovranno chiudere tutte le scuole e adottare misure di didattica a distanza nelle zone rosse e nelle zone gialle e arancioni dove la circolazione delle varianti del coronavirus è particolarmente preoccupante. Potranno invece decidere a loro discrezione di chiudere o di lasciarle aperte nelle zone gialle e arancioni dove vengano registrati 250 contagi a settimana ogni 100mila abitanti.

Secondo una stima fatta da YouTrend, al momento ci sarebbero 2 regioni e 24 province in cui si supera la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti: le regioni sono Molise e Basilicata e le province sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Chieti, Como, Forlì, Frosinone, Imperia, Macerata, Mantova, Modena, Monza e Brianza, Pescara, Pistoia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Siena, Trento, Udine, Verbano-Cusio-Ossola. Alcune di queste province, così come le regioni Basilicata e Molise, sono però già in zona rossa, dove quindi le scuole verrebbero chiuse a prescindere dal numero dei contagi. La stima di YouTrend si basa sui dati pubblicati dalla Protezione Civile, mentre le decisioni saranno prese in base ai dati comunicati all’Istituto Superiore di Sanità, che possono essere leggermente diversi.

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